
Testo della meditazione
Nel mio deserto
Dal Vangelo di Matteo 15,33.35-37
E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati sette sporte piene.
Quante volte ci ritroviamo nella posizione dei discepoli; che davanti a un affermazione di Gesu vivono l'imbarazzo dell'impossibile. Gesù, in ascolto del bisogno della folla, non ha dubbi. Non ci sono solo persone malate, c'è un'intera folla nel deserto e lui vuole risondere a un bisogno non richiesto, ma presente.
La domanda dei discepoli è lecita: la situazione sembra paradossale... Eppure Gesù riesce, da un luogo povero, con ciò che c'era, a stamare tutti, nessuno escluso.
Dio del paradosso,
che ti prendi cura dei nostri luoghi deserti e in essi fai scaturire cibo in abbondanza
per noi e per gli altri, ti preghiamo:
fa che non smettiamo mai di stupirci della tua umanità
e del tuo credere in modo smisurato a noi,
a ciò che abbiamo,
a ciò che ci insegni a donare.
Recitano
Monache Agostiniane del monastero di S.Antonio da Padova, Pennabilli (RN)
Musica di sottofondo
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