Genesi 9,1-13 con il commento di Daniele Missiroli



Dal libro della Genesi
Gn 9,1-13 

Testo del brano
Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra. Il timore e il terrore di voi sia in tutti gli animali della terra e in tutti gli uccelli del cielo. Quanto striscia sul suolo e tutti i pesci del mare sono dati in vostro potere. Ogni essere che striscia e ha vita vi servirà di cibo: vi do tutto questo, come già le verdi erbe. Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè con il suo sangue. Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto a ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell’uomo all’uomo, a ognuno di suo fratello. Chi sparge il sangue dell’uomo, dall’uomo il suo sangue sarà sparso, perché a immagine di Dio è stato fatto l’uomo. E voi, siate fecondi e moltiplicatevi, siate numerosi sulla terra e dominatela». Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra». Dio disse: «Questo è il segno dell’alleanza, che io pongo tra me e voi e ogni essere vivente che è con voi, per tutte le generazioni future. Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il segno dell’alleanza tra me e la terra.

 

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Lorenzo Tempesti. Maramore. www.suonimusicaidee.it.Licenza gratuita

Meditazione
Daniele Missiroli

Meditazione
Una nuova benedizione di Dio, invoca nuovamente la fecondità e la moltiplicazione (cfr. Gn 1,28). E subito dopo, nuovamente, evoca il cibo. Il cibo e l’accoppiamento sono le due immagini del bene. Dell’Alleanza. Nella primigenia alleanza Dio aveva consegnato come cibo solo le erbe e i frutti e i semi; ora tutto quanto si muove sulla terra, nell’aria e nel mare è messo a disposizione dell’uomo perché ne mangi. La tavola è arricchita di altri “piaceri” oltre alle erbe. Per rendere piena e ricca l’alleanza. Come il banchetto di un matrimonio. L’alleanza nella fecondità e nel mangiare. Nell’accoppiarsi e nel nutrirsi. Ma non solo. Entrambi i gesti sono innanzitutto bisogni dell’uomo, con uno scopo vitale. Ma non si esauriscono per l’umano nel solo lato istintuale, necessario. L’uomo è compiuto dall’inutile. Da ciò che non sembra avere una immediata utilità pratica. È questo che lo ha fatto evolvere, lo ha reso unico tra le altre creature che popolano la terra. E in entrambi i luoghi dell’alleanza, nel mangiare come nell’unirsi, l’uomo trova comunione, fa comunione. E trova il piacere. il piacere nella tavola; il piacere nel letto. E il piacere è umano, ed è divino. Quello che segna l’alleanza non è un anello come nel matrimonio; è l’arcobaleno, l’insieme dei colori che per noi oggi simboleggiano la pace, l’inclusione, dicono della pace di Dio con gli uomini, tutti. Tutti fratelli e sorelle sotto lo stesso cielo, sulla stessa terra.

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