Salmo 146(145) con il commento di Samuel Montanari



Dal libro dei Salmi
Salmo 146 (145) – Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe
(Inno alla provvidenza del Signore. Salmo alleluiatico di lode e di fiducia)

Testo del Salmo
1 Alleluia. 

Loda il Signore, anima mia: 2 loderò il Signore finché ho vita, canterò inni al mio Dio finché esisto. 3 Non confidate nei potenti, in un uomo che non può salvare. 4 Esala lo spirito e ritorna alla terra: in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni. 5 Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe: la sua speranza è nel Signore suo Dio, 6 che ha fatto il cielo e la terra, il mare e quanto contiene, che rimane fedele per sempre, 7 rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri, 8 il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, 9 il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. 10 Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. 

Alleluia.

 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Samuel Montanari

Meditazione
Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. É come un albero piantato lungo un corso d’acqua, non smette di produrre frutti. Benedetta la donna che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto. Benedetta la donna che ha scelto la parte migliore, che ascolta la parola di Dio e la osserva. Guai a chi cerca nelle ricchezze la propria consolazione, guai a chi si compiace del potere, dei primi posti e dell’essere lodato dalla gente. Beati gli umili, perché su di loro il Signore ha posato il suo sguardo. Beati gli ultimi, perché il Signore li ha innalzati. Beati gli affamati e gli assetati, perché il Signore li ha saziati al torrente delle sue delizie. Grazie, Padre, perché hai consacrato tuo Figlio con l’unzione e lo hai mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore. Rendici suoi degni discepoli, capaci di proclamare il tuo Regno che si è fatto vicino, capaci d’invocare la pace sulle persone che visitiamo, senza borsa, né sacca, né sandali, ma pieni di passione e di fede. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen

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