
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 1,67-79
Testo del Vangelo
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall'alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
Recita
Veronica Bigucci
Musica di sottofondo
Arrangiamento di Gabriele Fabbri
Meditazione
Padre Silvano Fausti
Il file audio è tratto da www.gesuiti-villapizzone.it
Meditazione
Questa sera ci troviamo davanti alla terza preghiera del Vangelo di Luca, la prima è l’Ave Maria, la seconda è il Magnificat, un canto di esultanza, e questa è un canto di lode, è quel canto di lode che ogni mattina si trova nel breviario alle Lodi mattutine, è il canto del mattino, è il canto della vita che nasce. Ogni parola di questo canto di lode è come un condensato di tutta la Sacra Scrittura, però ha un senso anche se uno non conoscesse tutti i riferimenti. Chiaro, per chi conosce la Scrittura il termine Spirito Santo, profezia, benedizione, la visita di Dio, la promessa a Davide, la salvezza, la misericordia, l’alleanza, il servizio di Dio, il profeta, il preparare le vie, il preparare un popolo ben disposto, ecc. ecc. sono tutti termini che richiamano promesse precise dell’Antico Testamento. La prima cosa però, vorrei che ci fermassimo sul concetto di lode, soprattutto, che l’uomo è nato per lodare Dio, non perché Dio sia vanitoso e voglia essere lodato, ma perché lodare Dio è la salvezza dell’uomo, come vedremo. E questo canto, nella prima parte, dopo l’introduzione di Zaccaria che comincia a parlare, c’è una benedizione, non perché ha avuto il figlio, ma benedice Dio prescindendo dal figlio. E poi la seconda parte, benedice per il figlio, vedendo che cos’è questo figlio. E questo canto sublime che contiene tutta la Storia della Salvezza, tutta la visita di Dio nell’ dell’Antico Testamento, tutta la visita futura, benedice perché visitò e perché visiterà il suo popolo, tutto questo canto sublime davanti a un bambino di otto giorni. E questo è anche molto bello, perché ogni vita che nasce è una promessa infinita di vita, e nel Battista vediamo il prototipo dell’uomo, dell’uomo che è fatto per accogliere il Signore, per preparare la via del Signore, dell’uomo aperto a ricevere il grande dono di Dio che è Dio stesso che si dona. Quindi effettivamente davanti a ogni bambino, a ogni vita, si realizzano tutte queste parole che Zaccaria dice di suo figlio. Ed è quello che cantiamo al mattino nelle Lodi, perché la nascita del mattino, il sorgere della nostra vita, è pieno di questa promessa di Dio e alla sera cantiamo il Magnificat perché si è realizzata. Evidentemente bisogna avere gli occhi giusti per vederla.