Luca 5,17-26: "La fede e i miracoli". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 5,17-26

Testo del Vangelo
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire "Ti sono perdonati i tuoi peccati", oppure dire "Àlzati e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te - disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

 

Recita
Vittoria Salvatori

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Fabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
Su chi volge lo sguardo oggi Gesù? Voi direte subito: sul paralitico! Invece no. Il suo primo sguardo va sui barrellieri. Sono guardati prima del malato. Coglie Gesù non solo la loro solidarietà e la gratuità con cui aiutano quel malato, ma addirittura la loro fede.
Voi sapete che senza fede non ci sono miracoli. A Nazaret ad esempio Gesù non fece miracoli proprio per l’incredulità dei suoi compaesani. Da qui il famoso detto "Nessuno è profeta in patria". Lungo il cammino invece Gesù compie tanti miracoli, ma tutti, dico tutti, accadono per una interazione della potenza di Gesù con la fede di chi richiede la guarigione.
Ecco, qui la guarigione non avviene per la fede del paralitico, bensì per la fede di chi porta la barella del paralitico. Diciamo degli amici del paralitico. Interessante no? Questo dà valore ad un elemento spirituale fondante nella religione cristiana: la preghiera di intercessione! Cioè noi possiamo chiedere a Dio la guarigione dei nostri fratelli. Non importa se lui o lei credono. Se Dio vedrà la nostra fede l’alchimia del miracolo accadrà. Non è successo così per Agostino di Ippona? Lui stesso alla fine, nelle sue Confessioni ammetterà che solo la preghiera e le lacrime della madre Monica hanno fecondato la sua conversione.

 

 

 

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