Luca 21,29-33: "I Misteri ultimi...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 21,29-33

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

Meditazione
Sono gli ultimi due giorni dell’anno liturgico. Domenica comincia l'Avvento. Vorrei quindi approfittare per due semplici catechesi sui Misteri ultimi, i Misteri escatologici. Comincerei dal purgatorio, certamente il più complesso, realtà non riconosciuta da tutte le chiese cristiane. Mi farei allora aiutare da un professore emerito: cardinal Spidlik salito in cielo pochi anni fa.

Recita
Valentina Rastelli

Musica di sottofondo
Al Vangelo Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Alla meditazione J.Brahms. Requiem, Op. 45 - I. Selig sind, die da Leid tragen. University of Chicago Orchestra. Diritti Creative Commons, musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo con un intervento audio del cardinal T.Spidlik

Letture di Venerdì 25 Novembre 2022
XXXIV settimana del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 20,1-4.11-21,2

Io, Giovanni, vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell'Abisso e una grande catena. Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell'Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po' di tempo.
Poi vidi alcuni troni - a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare - e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni.
E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.
E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c'era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.


Salmo Responsoriale
Dal Sal 83 (84)

R. Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
L'anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. R.

Anche il passero trova una casa,
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio. R.

Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l'uomo che trova in te il suo rifugio:
cresce lungo il cammino il suo vigore. R.


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