Salmo 122(121) con il commento di Iuri Belligotti



Dal libro dei Salmi
Salmo 122 (121) – Gerusalemme, città della pace
(Cantico delle ascensioni. Cantico di Sion: ammirazione e nostalgia per Gerusalemme)

Testo del Salmo
1 Canto delle salite. Di Davide. 

Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!». 2 Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme! 3 Gerusalemme è costruita come città unita e compatta. 4 È là che salgono le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge d’Israele, per lodare il nome del Signore. 5 Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide. 6 Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; 7 sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi. 8 Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su te sia pace!». 9 Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene.  

 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Iuri Belligotti

Meditazione
La recita di questo salmo costituisce una sorta di accompagnamento ritmico musicale per i pellegrini che si apprestano a visitare la città santa, è un’ascesa alla scoperta di Gerusalemme. Scritto presumibilmente nel periodo della ricostruzione del tempio (circa nel 515 a.C.), quando il popolo rientrava dall’esilio, e utilizzato appunto per i pellegrinaggi che si svolgevano annualmente, rappresenta per i partecipanti gioia e una spinta ideale verso la «casa del Signore». Spostarsi, viaggiare, raggiungere una meta, è parte integrante dell’essere uomo, l’anelito verso un altrove rappresenta simbolicamente la natura stessa di ogni individuo. Fondamentale è capire verso quale dove siamo orientati, su quale strada vogliamo camminare. Avendo sempre presente il rischio della “fuga da fermo”, cioè l’erronea convinzione che il nostro attivismo, la nostra smania di movimento altro non sia, appunto, che un semplice girare in tondo. Il semplice ma complesso viaggio della vita può diventare uno straordinario viaggio verso la giustizia, la pace, la solidarietà. L’incontro con l’altro, il fratello che cela in sé i lineamenti di quel Gesù che ha fatto del viaggio, dello spostamento uno degli elementi importanti della sua opera, che lo condurrà nel passaggio dalla vita alla morte e, quindi, alla resurrezione.

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