Salmo 119(118), 153-176 con il commento di Massimo Gasperoni e Cosetta Giovannini



Dal libro dei Salmi
Salmo 119 (118) – Meditazione sapienziale sulla legge divina
(Salmo sapienziale. Didattico-alfabetico a strofe sulla legge di Dio)

Testo del Salmo (versetti 153-176)
Res - 153 Vedi la mia miseria e liberami, perché non ho dimenticato la tua legge. 

154 Difendi la mia causa e riscattami, secondo la tua promessa fammi vivere. 

155 Lontana dai malvagi è la salvezza, perché essi non ricercano i tuoi decreti. 

156 Grande è la tua tenerezza, Signore: fammi vivere secondo i tuoi giudizi. 

157 Molti mi perseguitano e mi affliggono, ma io non abbandono i tuoi insegnamenti. 

158 Ho visto i traditori e ne ho provato ribrezzo, perché non osservano la tua promessa. 

159 Vedi che io amo i tuoi precetti: Signore, secondo il tuo amore dammi vita. 

160 La verità è fondamento della tua parola, ogni tuo giusto giudizio dura in eterno. 

Sin - 161 I potenti mi perseguitano senza motivo, ma il mio cuore teme solo le tue parole. 

162 Io gioisco per la tua promessa, come chi trova un grande bottino. 

163 Odio la menzogna e la detesto, amo la tua legge. 

164 Sette volte al giorno io ti lodo, per i tuoi giusti giudizi. 

165 Grande pace per chi ama la tua legge: nel suo cammino non trova inciampo. 

166 Aspetto da te la salvezza, Signore, e metto in pratica i tuoi comandi. 

167 Io osservo i tuoi insegnamenti e li amo intensamente. 

168 Osservo i tuoi precetti e i tuoi insegnamenti: davanti a te sono tutte le mie vie. 

Tau - 169 Giunga il mio grido davanti a te, Signore, fammi comprendere secondo la tua parola. 

170 Venga davanti a te la mia supplica, liberami secondo la tua promessa. 

171 Sgorghi dalle mie labbra la tua lode, perché mi insegni i tuoi decreti. 

172 La mia lingua canti la tua promessa, perché tutti i tuoi comandi sono giustizia. 

173 Mi venga in aiuto la tua mano, perché ho scelto i tuoi precetti. 

174 Desidero la tua salvezza, Signore, e la tua legge è la mia delizia. 

175 Che io possa vivere e darti lode: mi aiutino i tuoi giudizi. 

176 Mi sono perso come pecora smarrita; cerca il tuo servo: non ho dimenticato i tuoi comandi.

 

 

 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Massimo Gasperoni e Cosetta Giovannini

Meditazione
La verità di Dio è l’amore, in questo modo è possibile rileggere l’Antico Testamento ripartendo da Gesù e da ciò che ci ha insegnato; la miseria dell’uomo è la malvagità, l’odio, il tradimento di un amore gratuito che ci chiede solo di riconoscerlo nel suo significato più profondo, ovvero quello della grandezza attraverso l’immensa umiltà, della tenerezza nella grande potenza; la vita è questo fantastico miracolo, che ci regala ogni volta stupore e, grazie al quale i tuoi precetti, oh Dio, diventano dono di grazia. Il Signore quando dona la grazia dello Spirito Santo a tutti noi, grazie all’intervento di Gesù, non torna sui suoi passi, è il primo a credere in noi e a perdonare ogni scivolone che possiamo compiere. Incontriamo molti inciampi lungo la strada, e molte volte abbiamo la percezione di non riuscire a superarli o di non essere mai all’altezza della situazione, e probabilmente è il piano del diavolo che ci vuole suoi servi in questo mondo, assoggettati alla disperazione e con gli occhi bassi.. Tu, Signore, ci inviti a guardare sempre in alto per non inciampare, anche se sembra un paradosso, attraverso questa nostra capacità umana di elevare lo sguardo, verso una realtà più grande e apparentemente inafferrabile, ci rendi capaci di accogliere la  tua promessa di salvezza, alla quale noi rispondiamo con la nostra gratitudine nella lode a Te, e con  la gratuità nelle azioni che offriamo a chi ci circonda. La nostra preghiera si possa alzare quando siamo nello sconforto o nella gioia, nel tempo di pace o nei giorni di guerra, quando c’è la fame e nell’abbondanza. Fa, oh Signore, che possiamo cantare a Te, per farci trovare nei nostri angoli di vita.

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