Salmo 119(118), 65-96 con il commento di Antonio Bongiovanni



Dal libro dei Salmi
Salmo 119 (118) – Meditazione sapienziale sulla legge divina
(Salmo sapienziale. Didattico-alfabetico a strofe sulla legge di Dio)

Testo del Salmo (versetti 65-96)
Tet - 65 Hai fatto del bene al tuo servo, secondo la tua parola, Signore. 

66 Insegnami il gusto del bene e la conoscenza, perché ho fiducia nei tuoi comandi. 

67 Prima di essere umiliato andavo errando, ma ora osservo la tua promessa. 

68 Tu sei buono e fai il bene: insegnami i tuoi decreti. 

69 Gli orgogliosi mi hanno coperto di menzogne, ma io con tutto il cuore custodisco i tuoi precetti. 70 Insensibile come il grasso è il loro cuore: nella tua legge io trovo la mia delizia. 

71 Bene per me se sono stato umiliato, perché impari i tuoi decreti. 

72 Bene per me è la legge della tua bocca, più di mille pezzi d’oro e d’argento. 

Iod - 73 Le tue mani mi hanno fatto e plasmato: fammi capire e imparerò i tuoi comandi. 

74 Quelli che ti temono al vedermi avranno gioia, perché spero nella tua parola. 

75 Signore, io so che i tuoi giudizi sono giusti e con ragione mi hai umiliato. 

76 Il tuo amore sia la mia consolazione, secondo la promessa fatta al tuo servo. 

77 Venga a me la tua misericordia e io avrò vita, perché la tua legge è la mia delizia. 

78 Si vergognino gli orgogliosi che mi opprimono con menzogne: io mediterò i tuoi precetti. 

79 Si volgano a me quelli che ti temono e che conoscono i tuoi insegnamenti. 

80 Sia integro il mio cuore nei tuoi decreti, perché non debba vergognarmi. 

Caf - 81 Mi consumo nell’attesa della tua salvezza, spero nella tua parola. 

82 Si consumano i miei occhi per la tua promessa, dicendo: «Quando mi darai conforto?». 

83 Io sono come un otre esposto al fumo, non dimentico i tuoi decreti. 

84 Quanti saranno i giorni del tuo servo? Quando terrai il giudizio contro i miei persecutori? 

85 Mi hanno scavato fosse gli orgogliosi, che non seguono la tua legge. 

86 Fedeli sono tutti i tuoi comandi. A torto mi perseguitano: vieni in mio aiuto! 

87 Per poco non mi hanno fatto sparire dalla terra, ma io non ho abbandonato i tuoi precetti. 

88 Secondo il tuo amore fammi vivere e osserverò l’insegnamento della tua bocca. 

Lamed - 89 Per sempre, o Signore, la tua parola è stabile nei cieli. 

90 La tua fedeltà di generazione in generazione; hai fondato la terra ed essa è salda. 

91 Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino ad oggi, perché ogni cosa è al tuo servizio. 

92 Se la tua legge non fosse la mia delizia, davvero morirei nella mia miseria. 

93 Mai dimenticherò i tuoi precetti, perché con essi tu mi fai vivere. 

94 Io sono tuo: salvami, perché ho ricercato i tuoi precetti. 

95 I malvagi sperano di rovinarmi; io presto attenzione ai tuoi insegnamenti. 

96 Di ogni cosa perfetta ho visto il confine: l’ampiezza dei tuoi comandi è infinita. 

 

 

Canto 
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Antonio Bongiovanni

Meditazione
Cosa è giusto per me? Siamo sicuri di essere realmente consapevoli di cosa sia giusto per noi? Quante volte ci è capitato di pensare ad un obiettivo e, nel memento tanto sospirato in cui lo raggiungiamo, ci pervade un senso di incompiutezza. Accade proprio perché spesso ciò che desideriamo e dettato dal nostro ego, da un interesse personale che non riesce a cogliere il nostro tutto ed il tutto che ci circonda. Le parole di questo salmo ci aiutano a cogliere la grandezza del disegno divino che supera la nostra piccolezza nel “calcolare” la rotta del nostro percorso; perché di un percorso si tratta, ed in fondo c’è una meta, per arrivare alla quale è auspicabile affidarsi ad un navigatore sicuro, quale è per noi la volontà di Dio. Una volta colto questo messaggio e la relativa mappa, occorre un ulteriore sforzo, forse il più grande: occorre affidarsi e fidarsi. Quando cioè, il percorso disegnato dalla mappa e riprodotto da questo “celeste” navigatore ci fa passare per la via stretta e lastricata, non dobbiamo tornare indietro e chiedere ad altri una strada alternativa. Dobbiamo, o meglio come esseri liberi, possiamo essere fedeli al tragitto pensato per noi. Ecco l’altra parola chiave del salmo che ci pervade nella sua lettura e meditazione, la fedeltà. Anche quando tutto ci fa credere e pensare di aver sbagliato strada, o meglio che la stessa non sia “buona” e “conveniente” per noi, abbiamo la possibilità di rischiare di fidarci, fino in fondo, come il Signore a fatto per noi, sulla croce. Affidarsi alle legge di Dio e non a quella degli uomini se questa contraddice, con dolcezza e mansuetudine alle sollecitazioni dello Spirito che ci spinge lungo la strada nuova e buona, nella assoluta fedeltà al progetto di Dio. Un rischio calcolato che vale la pena correre per poter cogliere un premio che ci attende, e che è stato pensato appositamente per noi.

 

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