Un nuovo Aggiornamento in Arrivo
Il nuovo aggiornamento di Pregaudio esce a giorni. Impara a conoscerlo.
Dal libro dei Salmi
Salmo 112 (111) – Beatitudine del giusto
(Salmo sapienziale, alfabetico, didattico)
Testo del Salmo
1 Alleluia.
Alef - Beato l’uomo che teme il Signore
Bet - e nei suoi precetti trova grande gioia.
Ghimel - 2 Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
Dalet - la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.
He - 3 Prosperità e ricchezza nella sua casa,
Vau - la sua giustizia rimane per sempre.
Zain - 4 Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
Het - misericordioso, pietoso e giusto.
Tet - 5 Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
Iod - amministra i suoi beni con giustizia.
Caf - 6 Egli non vacillerà in eterno:
Lamed - eterno sarà il ricordo del giusto.
Mem - 7 Cattive notizie non avrà da temere,
Nun - saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Samec - 8 Sicuro è il suo cuore, non teme,
Ain - finché non vedrà la rovina dei suoi nemici.
Pe - 9 Egli dona largamente ai poveri,
Sade - la sua giustizia rimane per sempre,
Kof - la sua fronte s’innalza nella gloria.
Res - 10 Il malvagio vede e va in collera,
Sin - digrigna i denti e si consuma.
Tau - Ma il desiderio dei malvagi va in rovina.
Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini
Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band
Meditazione
Thomas Zanon e Barbara Bugli
Meditazione
«Beato l’uomo che teme il Signore». Beato chi riconosce la propria miseria al cospetto dell’Altissimo, beato colui che ha amore per i comandamenti di Dio, colui che obbedisce alle sue leggi. Il monito è per gli uomini di tutti i luoghi e i tempi della storia, ancora di più è valido per noi che abbiamo visto la superbia umana innalzarsi, abbiamo sperimentato a cosa porta la volontà di ergersi al di sopra di Dio, la stoltezza dell’abbandono del Signore da parte dell’uomo presuntuoso che tutto può con la sua scienza e la sua tecnica, ma che dimenticando la propria origine, divina, dimentica se stesso e si autocondanna ad un inferno terrestre disumano. «Cattive notizie non avrà da temere, saldo è il suo cuore, confida nel Signore». Beato chi confida in Dio, colui che ripone la sua fiducia nelle opere del Signore: come i bambini si abbandonano alle cure dei genitori, così l’uomo saggio si abbandona alla volontà di Dio. Nulla può nuocergli, nulla deve temere, perché Dio è con lui. Il Signore ha mandato agli uomini suo Figlio, nostro Signore Gesù, che è morto e risorto per noi, ha sconfitto la morte e ci ha spalancato le porte del paradiso: cosa può turbare l’uomo che sta saldamente con i piedi nella volontà di Dio, e con il cuore nell’amore del Signore? Solo da noi, cedendo al peccato, può venire la separazione dal suo amore. Perciò «non avrà da temere, perché saldo è il suo cuore. Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre». Quando l’uomo si nutre dell’amore di Dio, le sue opere mostrano il Signore. Per questo san Paolo, citando questo salmo, invita i fratelli di Corinto a donare con gioia, come dimostrazione della loro permanenza alla presenza di Dio: «Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia» (2Cor 9,7). Le opere del giusto rimangono nella storia, sono linfa vitale per la vita degli uomini. Le opere degli uomini che amano il Signore non si perdono nell’oblio del tempo, ma restano scritte nel libro della vita a onore e gloria di Dio. «Il malvagio vede e va in collera, digrigna i denti e si consuma, ma il desiderio dei malvagi va in rovina». L’uomo giusto, che sta al cospetto di Dio, non deve temere nulla, nemmeno l’ira dei propri nemici, perché il male nel tempo si autodistrugge, va in rovina a causa della sua stessa essenza. Il buio sa creare solo buio, nulla può contro la forza della luce che buca le tenebre e le dissolve: «La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta» (Gv 1,5). Il Signore Gesù Cristo, «luce per illuminare le genti», ci doni un cuore saldo e non permetta che ci allontaniamo dal suo amore.
