Salmo 111(110) con il commento di Beatrice Zannoni



Dal libro dei Salmi
Salmo 111 (110) – Le opere eterne di Jhwh
(Inno di lode e ringraziamento. Salmo alfabetico, sapienziale. Celebrazione dell’Alleanza)

Testo del Salmo
1 Alleluia. 

Alef - Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, 

Bet - tra gli uomini retti riuniti in assemblea. 

Ghimel - 2 Grandi sono le opere del Signore: 

Dalet - le ricerchino coloro che le amano. 

He – 3 Il suo agire è splendido e maestoso, 

Vau - la sua giustizia rimane per sempre. 

Zain 4 Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie: 

Het - misericordioso e pietoso è il Signore. 

Tet - 5 Egli dà il cibo a chi lo teme, 

Iod - si ricorda sempre della sua alleanza. 

Caf - 6 Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere, 

Lamed - gli diede l’eredità delle genti. 

Mem - 7 Le opere delle sue mani sono verità e diritto, 

Nun - stabili sono tutti i suoi comandi, 

Samec - 8 immutabili nei secoli, per sempre, 

Ain - da eseguire con verità e rettitudine. 

Pe - 9 Mandò a liberare il suo popolo, 

Sade - stabilì la sua alleanza per sempre. 

Kof - Santo e terribile è il suo nome. 

Res - 10 Principio della sapienza è il timore del Signore: 

Sin - rende saggio chi ne esegue i precetti. 

Tau - La lode del Signore rimane per sempre. 

 

 

 

 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Beatrice Zannoni

Meditazione
Dove trovare la forza per continuare a credere, quando siamo nel buio? Cosa guardare e come affinché, soprattutto nelle difficoltà, non ci allontaniamo dal Signore? E ancora: in quali modi lodarLo e non dimenticare di ringraziarLo per continuare ad essere nelle nostre vite, nonostante tutto e nonostante noi? La risposta prevede memoria, cuore e voce. L’opera del Signore è “verità”, dunque perpetua; la Sua parola, i Suoi comandi sono “stabili” e “immutabili nei secoli”, “grandi” le Sue meraviglie. Le dobbiamo ricercare intorno a noi e soprattutto dentro di noi, ricordando (ovvero riportando al cuore) tutte le volte in cui il Signore si è rivelato, prendendoci per mano, per nutrirci della Sua presenza che ci rafforza e ci fa crescere nella verità. Anche Lui ricorda, riconducendoci al Suo cuore, perché non dimentica il patto di alleanza che ha stretto con noi, seppur manchevoli e imperfetti, e in virtù del quale continuerà a liberarci “per sempre”. Ed ecco indicata la via della sapienza, che non si raggiunge con la ragione, ma conservando il Signore nel cuore, lodandoLo e ringraziandoLo a gran voce e davanti a tutti, per la Sua presenza costante ed evidente nelle nostre vite.

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