Salmo 103(102) con il commento di Vittorio Cicchetti



Dal libro dei Salmi
Salmo 103 (102) – Gratitudine verso il Padre del cielo
(Inno di lode al Signore per la sua grande misericordia. Ringraziamento di un peccatore perdonato e guarito. Celebrazione dell’Alleanza)

Testo del Salmo
1 Di Davide. 

Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. 2 Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. 3 Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, 4 salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia, 5 sazia di beni la tua vecchiaia, si rinnova come aquila la tua giovinezza. 6 Il Signore compie cose giuste, difende i diritti di tutti gli oppressi. 7 Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie, le sue opere ai figli d’Israele. 8 Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. 9 Non è in lite per sempre, non rimane adirato in eterno. 10 Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe. 11 Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono; 12 quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. 13 Come è tenero un padre verso i figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono, 14 perché egli sa bene di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere. 15 L’uomo: come l’erba sono i suoi giorni! Come un fiore di campo, così egli fiorisce. 16 Se un vento lo investe, non è più, né più lo riconosce la sua dimora. 17 Ma l’amore del Signore è da sempre, per sempre su quelli che lo temono, e la sua giustizia per i figli dei figli, 18 per quelli che custodiscono la sua alleanza e ricordano i suoi precetti per osservarli. 19 Il Signore ha posto il suo trono nei cieli e il suo regno domina l’universo. 20 Benedite il Signore, angeli suoi, potenti esecutori dei suoi comandi, attenti alla voce della sua parola. 21 Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, suoi ministri, che eseguite la sua volontà. 22 Benedite il Signore, voi tutte opere sue, in tutti i luoghi del suo dominio. Benedici il Signore, anima mia.

 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Vittorio Cicchetti

Meditazione
Questo salmo ha il sapore di una pagina di diario, scritta per ricordare nella frenesia della vita e di ogni giorno chi è Dio e cosa ha fatto per noi. Nel Vangelo viene chiesto a Gesù un segno dal cielo e la sua risposta è emblematica: non avrete altri segni, ne avete già avuti abbastanza per credere. Ecco allora che in questo salmo ci si rivolge direttamente all’anima, in un dialogo intimo e personale che serva a ricordarci tutti i segni, tutti gli interventi, tutte le azioni d’amore che Dio ha fatto per noi. L’anima deve ricordare bene quali benefici il Signore ha compiuto: perdono, guarigione, salvezza, prosperità e difesa degli oppressi. Sono un monito e vanno ricordati anche i segni di Dio che ci sono stati tramandati nell’Antico Testamento, che è la radice della nostra fede cristiana; soprattutto dobbiamo convincersi che la logica del Signore non è la nostra: Dio non ragiona e non agisce come un uomo, non porta rancore, ci perdona per le nostre colpe e soprattutto ci salva dai peccati con l’immensità del suo amore. Il Signore sa che siamo polvere, anche noi dobbiamo sempre ricordarlo, dobbiamo ricordarci che la morte fa parte della nostra vita, che siamo solo di passaggio e non ha senso sprecare questo inestimabile dono per qualcosa di poco conto. Ciò per cui dobbiamo adoperarci è l’amore di Dio, che è eterno e addirittura si trasmette «di generazione in generazione». Anche prima della venuta di Gesù Cristo si leggeva in questo salmo l’architettura del disegno divino: un regno basato sull’amore, nel quale c’è posto solo per questa logica che sulla terra è spesso la più ignorata. Tutti devono benedire il Signore, abbiamo il dovere di diffondere anche noi questo messaggio, e l’unico modo per non farci sviare e ricadere nella nostra natura terrena e umana è ricordare sempre chi è Dio, perché “seguiamo la sua volontà”. La nostra anima deve ricordare, sempre ricordare, quanto è grande il Signore.

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