Salmo 98(97) con il commento di Alan Santini e Giulia Tomassini



Dal libro dei Salmi
Salmo 98 (97) – Jhwh re viene a giudicare la terra
(Salmo del regno e di intronizzazione. Inno di lode al Signore, re fedele e salvezza dei popoli. Messianico ed escatologico)

 Testo del Salmo
1 Salmo. 

Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. 2 Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. 3 Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa d’Israele. Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. 4 Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni! 5 Cantate inni al Signore con la cetra, con la cetra e al suono di strumenti a corde; 6 con le trombe e al suono del corno acclamate davanti al re, il Signore. 7 Risuoni il mare e quanto racchiude, il mondo e i suoi abitanti. 8 I fiumi battano le mani, esultino insieme le montagne 9 davanti al Signore che viene a giudicare la terra: giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con rettitudine.  

 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Alan Santini e Giulia Tomassini
Legge Giulia Tomassini

Meditazione
Il salmo, un’intensa opera di invito a tutto il creato a lodare Dio, risale al periodo seguente la liberazione del popolo di Israele dall’Egitto. Il salmista, infatti, vuole che si invochi un canto nuovo, come simbolo della nuova libertà guadagnata. Questa viene ottenuta tramite l’intervento di Dio, che, dopo essersi apparentemente dimenticatosi del suo popolo, rinnova il suo amore e la sua fedeltà. Come un re che agisce con forza e determinazione per il bene dei suoi sudditi, Dio mostra la propria potenza, la “destra”, che nella Bibbia simboleggia molto spesso forza, sicurezza e affidabilità, per la salvezza del suo popolo. Ma questa potenza incredibile non intimorisce, ma rassicura, perché accompagnata da un grande senso di giustizia. Proprio questi valori emergono dai versi finali, dove Dio diviene giudice supremo del mondo che, come un re seduto sul suo trono, governa e giudica con rettitudine e giustizia. La grandezza dell’intervento divino, definito nei primi versi «meraviglioso», è tale da spingere gli elementi naturali ad unirsi ai festeggiamenti degli uomini in una sorta di orchestra globale: il mare ed i suoi abitanti suonano una musica che va ad accompagnare le cetre e i corni, i fiumi battono le mani mentre le montagne danzano esultanti. Ma il canto non è limitato a celebrare la salvezza di Israele per mano di Dio, ma, prevedendo e anticipando la venuta del Messia, estende l’invito ai festeggiamenti anche a noi, testimoni della Salvezza offertaci tramite il sacrificio di Gesù sulla croce.

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