Salmo 97(96) con il commento di Iuri Belligotti



Dal libro dei Salmi
Salmo 97 (96) – La manifestazione di Jhwh re
(Salmo del regno e di intronizzazione, con teofania. Inno di lode all’Altissimo, re gi giustizia. Messianico ed escatologico)

Testo del salmo
1 Il Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte. 2 Nubi e tenebre lo avvolgono, giustizia e diritto sostengono il suo trono. 3 Un fuoco cammina davanti a lui e brucia tutt’intorno i suoi nemici. 4 Le sue folgori rischiarano il mondo: vede e trema la terra. 5 I monti fondono come cera davanti al Signore, davanti al Signore di tutta la terra. 6 Annunciano i cieli la sua giustizia, e tutti i popoli vedono la sua gloria. 7 Si vergognino tutti gli adoratori di statue e chi si vanta del nulla degli idoli. A lui si prostrino tutti gli dèi! 8 Ascolti Sion e ne gioisca, esultino i villaggi di Giuda a causa dei tuoi giudizi, Signore. 9 Perché tu, Signore, sei l’Altissimo su tutta la terra, eccelso su tutti gli dèi. 10 Odiate il male, voi che amate il Signore: egli custodisce la vita dei suoi fedeli, li libererà dalle mani dei malvagi. 11 Una luce è spuntata per il giusto, una gioia per i retti di cuore. 12 Gioite, giusti, nel Signore, della sua santità celebrate il ricordo.

 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Iuri Belligotti

Meditazione
Il Salmo 97 (96) rappresenta in maniera evidente una preghiera di lode, una canzone di luce e di speranza cantata dal popolo tutto, in ogni angolo della terra. L’annuncio del regno di Dio che sconfigge un nemico potente e inarrestabile che copre l’intera linea temporale dell’uomo, l’idolatria. Assiri ed egiziani che operavano nell’area palestinese sono coloro che diffondono la falsa fede, gli empi dalle cui mani Dio strapperà i fedeli per ricondurli alla retta via. È un Dio “politico” che vince questa battaglia, attraverso l’opera del re di Gerusalemme Giosìa, che rimanda al Nuovo Testamento e alla figura di Gesù, luce per il giusto. Se attualizziamo i versi del salmo e decliniamo in termini moderni l’idolatria, scopriamo una casistica infinita di questa rappresentazione, che trova nel potere e nel denaro le sue punte più alte e più interconnesse. Viviamo in un sistema economico profittocentrico, in cui si può acquistare e vendere qualsiasi cosa senza alcuna restrizione di ordine etico, dove la sola risposta possibile è “accumulo e guadagno”, a scapito ovviamente di una moltitudine che sopravvive sotto la soglia della povertà. Non credo che questa sia una retorica da buonisti, ma la sottolineatura di chi, per fede in quel Gesù liberatore, afferma la necessità di iniziare a demonetizzare il tempo valorizzandolo sotto il profilo umano, restituendo così alle persone, e non al mercato, la loro centralità.

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