Giovanni 1,47-51: " Accompagnati...". (Commento del Centro Aletti a cura di fra Roberto Pasolini)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 1,47-51

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Recita
Susanna Rossi

Musica di sottofondo
Al Vangelo: Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Alla meditazione: Musica di Renata Russo

Meditazione
Fra Roberto Pasolini

Briciole di Parola è il commento alle letture del giorno del Centro Aletti. La guida: Fra Roberto Pasolini, frate minore cappuccino, biblista, che ha frequentato l’Atelier di Teologia del Centro Aletti nel 2016-2017.

Si ringrazia il Centro Aletti per la gentile concessione all'utilizzo dei suoi contenuti audio e video.
https://www.centroaletti.com

Meditazione
Le parole di un grande Papa riescono ad introdurci nel migliore dei modi nell'atmosfera della festa odierna. E' da sapere che il termine angelo denota l'ufficio, non la natura: quelli che arrecano annunci ordinari sono detti angeli, quelli invece che annunziano i più grandi eventi sono chiamati arcangeli. 
Ascoltando le letture scelte per la memoria liturgica dei santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, si può avere quasi la sensazione di un certo sganciamento dalla vita quotidiana. I riferimenti a draghi, serpenti; cieli aperti e sconvolti da battaglie tra creature celesti sembrano appartenere più alla sceneggiatura di qualche film fantastico che non alla nostra povera esistenza quotidiana. Eppure le parole di Gregorio Magno riescono ad avvicinare alla nostra sensibilità moderna la presenza di queste misteriose figure che curiosamente compaiono in tutti i momenti più importanti della rivelazione biblica. Gli arcangeli non sono altro che messaggeri, attraverso cui Dio comunica all'uomo le cose più importanti per il suo cammino. Non vanno dunque intese come immaginarie presenze che agiscono nella nostra vita sospendendo la nostra libertà, ma piuttosto come preziosi compagni di viaggio che ci aiutano a restare in dialogo con quel Dio che sempre ci parla.
Noi dimentichiamo di quanto la realtà sia sempre collegata al disegno che Dio sta realizzando e soprattutto dimentichiamo che ascoltare la voce di Dio è il solo modo per decifrare la realtà che spesso è così caotica e incomprensibile ai nostri occhi. Il nome di questi potenti alleati celesti ricorda di quali doni abbiamo sempre bisogno per ascoltare la voce di Dio e per metterla in pratica, ci occorre stupore e senso della sua presenza: Michele, chi è come Dio. Ci serve poi una grande libertà interiore per aderire alla sua volontà, ecco Gabriele, fortezza di Dio, ma soprattutto abbiamo bisogno di essere guariti dalle paure e dalle paralisi che bloccano ancora il nostro agire, Raffaele, medicina di Dio. Attraverso questi doni con precisione e discrezione i santi Arcangeli accompagnano il nostro santo viaggio in questo mondo per farci scoprire che la realtà può essere sempre il luogo dove la parola di Dio ancora si compie.

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