Salmo 94(93) con il commento di Laura Genestreti



Dal libro dei Salmi
Salmo 94 (93) – Dio fa giustizia dei malvagi
(Salmo sapienziale. Supplica comunitaria. Salmo di riconoscenza, di fiducia e di lode alla regalità divina)

Testo del Salmo
1 Dio vendicatore, Signore, Dio vendicatore, risplendi! 2 Àlzati, giudice della terra, rendi ai superbi quello che si meritano! 3 Fino a quando i malvagi, Signore, fino a quando i malvagi trionferanno? 4 Sparleranno, diranno insolenze, si vanteranno tutti i malfattori? 5 Calpestano il tuo popolo, Signore, opprimono la tua eredità. 6 Uccidono la vedova e il forestiero, massacrano gli orfani. 7 E dicono: «Il Signore non vede, il Dio di Giacobbe non intende». 8 Intendete, ignoranti del popolo: stolti, quando diventerete saggi? 9 Chi ha formato l’orecchio, forse non sente? Chi ha plasmato l’occhio, forse non vede? 10 Colui che castiga le genti, forse non punisce, lui che insegna all’uomo il sapere? 11 Il Signore conosce i pensieri dell’uomo: non sono che un soffio. 12 Beato l’uomo che tu castighi, Signore, e a cui insegni la tua legge, 13 per dargli riposo nei giorni di sventura, finché al malvagio sia scavata la fossa; 14 poiché il Signore non respinge il suo popolo e non abbandona la sua eredità, 15 il giudizio ritornerà a essere giusto e lo seguiranno tutti i retti di cuore. 16 Chi sorgerà per me contro i malvagi? Chi si alzerà con me contro i malfattori? 17 Se il Signore non fosse stato il mio aiuto, in breve avrei abitato nel regno del silenzio. 18 Quando dicevo: «Il mio piede vacilla», la tua fedeltà, Signore, mi ha sostenuto. 19 Nel mio intimo, fra molte preoccupazioni, il tuo conforto mi ha allietato. 20 Può essere tuo alleato un tribunale iniquo, che in nome della legge provoca oppressioni? 21 Si avventano contro la vita del giusto e condannano il sangue innocente. 22 Ma il Signore è il mio baluardo, roccia del mio rifugio è il mio Dio. 23 Su di loro farà ricadere la loro malizia, li annienterà per la loro perfidia, li annienterà il Signore, nostro Dio.

 

 

 

Recitano
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Laura Genestreti

Meditazione
Non nego che mi trovo molto lontana da questo salmo, non ho mai amato pensare a un Dio giustiziere e non mi è mai piaciuto parlare del giudizio di Dio e consideralo come giudice, sento l’argomento giustizia molto delicato. Mi è molto più vicina l’idea di un Dio che sia amore e misericordia, accomunandomi probabilmente a un pensiero contemporaneo in cui il Dio giustiziere ci sembra fuori dal tempo, ma forse solo perché ci sembra una figura arcaica, che ci fa paura e probabilmente un po’ ci mette anche in imbarazzo. Ho sentito spesso cristiani parlare a gran voce del giudizio di Dio, e questo mi ha sempre portato a una profonda amarezza, mi ricorda che se Dio fosse giudice lo sarebbe di tutti, anche di chi chiede la punizione per gli altri. Però, riflettendo sulle parole di questo salmo, mi nasce il pensiero che essere giudice, indicare la giusta strada, possa rivelarsi indice di un Dio che non vuole essere solo un idolo fatto ad immagine e somiglianza umana, ma un Dio che per essere amore deve essere anche giudice, dimostrando l’alleanza tra Lui e gli uomini, un Dio che prende impegni e fa promesse. Senza il giudizio del Signore, la malvagità dilagante e devastante, causata dai peccati degli uomini, non avrebbe nessun argine, nessuna protezione e nessuna speranza di poter veder ristabilita la giustizia. Il giudizio di Dio è il confine della verità contro la menzogna, è l’affermazione del Signore sui suoi nemici. Nel mio quotidiano non mi viene spontaneo guardare con giudizio l’operato degli altri, di chi mi sta intorno, di chi secondo i miei principi non si comporta al meglio. Il mondo, però, è pieno di situazioni elencate nel salmo: di discorsi arroganti (v. 4), di malfattori, di persone che ne schiacciano altre e che opprimono (v. 5).. e, se Dio non fosse giudice, vincerebbe sempre il male, il malvagio, il violento, lo sfruttatore. Avrebbe avuto ragione Caino, che ha ucciso Abele. Avrebbe avuto ragione Faraone, che ha sterminato i bambini. Ma solo grazie al giudizio di Dio, la malvagità viene contrastata: la famiglia di Noè è scampata al diluvio, Mosè ha liberato il popolo.. la storia biblica ci fa riflettere come la giustizia del Signore non abbia lasciato libero corso al male.. Dio stesso, incarnatosi in Gesù, ha rivendicato il suo essere Giudice universale che impedisce la sopraffazione. L’ultimo pensiero è rivolto al Signore, che come giudice dà sollievo nelle avversità (v. 13), sostegno nei turbamenti (v. 18), riparo e rifugio nella sofferenza (v. 22), con la consapevolezza che non tutte le ingiustizie vengono riparate qui ed ora, ma che ci sarà un momento successivo in cui le situazioni sospese riaffioreranno, e lo sguardo di Dio è vigile sulla nostra vita terrena.

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