Salmo 87(86) con il commento di Elvis Spadoni



Dal libro dei Salmi
Salmo 87 (86) – Dio ama Sion, madre delle genti
(Cantico di Sion. Salmo di pellegrinaggio. Gerusalemme la città messianica del popolo di Dio)

Testo del Salmo
1 Dei figli di Core. Salmo. Canto. 

Sui monti santi egli l’ha fondata; 2 il Signore ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe. 3 Di te si dicono cose gloriose, città di Dio! 4 Iscriverò Raab e Babilonia fra quelli che mi riconoscono; ecco Filistea, Tiro ed Etiopia: là costui è nato. 5 Si dirà di Sion: «L’uno e l’altro in essa sono nati e lui, l’Altissimo, la mantiene salda». 6 Il Signore registrerà nel libro dei popoli: «Là costui è nato». 7 E danzando canteranno: «Sono in te tutte le mie sorgenti».

 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Elvis Spadoni

Meditazione
Definirei questo un salmo “ecologico”. La parola significa “discorso sulla casa”, da oikos, “casa”, e logos, “discorso”. Esso infatti è una breve ma densa riflessione su quella che, per la Bibbia, è la casa per eccellenza.. la casa di Dio, la casa di Israele, la casa di tutti gli uomini e tutte le donne: Gerusalemme, chiamata anche Sion, dal nome del monte su cui si trova. Essa è la città di Dio, l’ombelico del mondo, di cui si dicono qui «cose stupende». I nomi geografici che si citano sono indice dei quattro punti cardinali: Raab sta per Egitto e rappresenta l’Ovest, dato che si trova ad Ovest della Palestina. Babilonia è invece a oriente, ad Est. Tiro si trova a nord, nell’attuale Libano, e l’Etiopia è invece il Sud. Il quattro è un numero che rappresenta la totalità della Terra, il quadrato, da cui anche l’espressione “i quattro angoli della terra”. Gerusalemme è perciò il centro del mondo, a cui tutti sono collegati. Il salmo specifica che esso non è solo il centro ma è anche l’origine di tutti gli uomini, sparsi ai “quattro venti”, che dunque sono in fondo tutti concittadini dello stesso spazio: «tutti là sono nati». Vivono tutti nella stessa casa, hanno tutti la stessa cittadinanza, anche se vivono alle estremità della Terra. Sono tutti connessi all’unico perno su cui il mondo si regge. Viviamo tutti una grande casa. Da essa proviene la vita che ci ha portato ad essere, ma anche la vita del sostentamento giorno per giorno. Il salmo infatti finisce con la celebrazione di un’altra grande verità: «sono in te tutte le mie sorgenti». Anche la vita, rappresentata dall’acqua, deriva da questo centro condiviso da tutti gli uomini. Anche se vivono sparsi per tutto il globo, non si descrive una economia (una “legge della casa”) in cui ognuno ha il proprio sostentamento, ma tutte le sorgenti della vita sono in comune e scaturiscono da questo luogo. Quando Dio creò il giardino terrestre fece quattro fiumi. Ritorna il numero quattro per indicare che i fiumi coprono e raggiungono tutta la Terra. Nelle antiche raffigurazioni della crocifissione, il sangue che cala dalla croce scende formando quattro rivoli. Il significato è chiaro e dà un ulteriore senso alla frase «sono in te tutte le mie sorgenti». Gesù è morto a Gerusalemme. Egli è la vera sorgente di vita, di un’acqua che chi ne beve non avrà più sete in eterno. Da Lui si diramano i quattro fiumi che raggiungono ogni uomo sulla Terra. Fatti a sua immagine, possiamo anche dire di Cristo che «in Lui siamo nati». Ma possiamo dire anche di più, con l’apostolo Paolo: «se in lui moriamo, con lui anche ri-nasceremo».

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