Salmo 84(83) con il commento di Daniele Missiroli



Dal libro dei Salmi
Salmo 84 (83) – Desiderio di abitare nella casa di Dio
(Cantico di Sion. Salmo di pellegrinaggio per l’arrivo al tempio)

Testo del Salmo
1 Al maestro del coro. Su «I torchi». Dei figli di Core. Salmo. 

2 Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! 3 L’anima mia anela e desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente. 4 Anche il passero trova una casa e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. 5 Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. 6 Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore. 7 Passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente; anche la prima pioggia l’ammanta di benedizioni. 8 Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion. 9 Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe. 10 Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo, guarda il volto del tuo consacrato. 11 Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri che mille nella mia casa; stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende dei malvagi. 12 Perché sole e scudo è il Signore Dio; il Signore concede grazia e gloria, non rifiuta il bene a chi cammina nell’integrità. 13 Signore degli eserciti, beato l’uomo che in te confida.

 

 

 

Recitano
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Daniele Missiroli

Meditazione
Salendo a Gerusalemme, cerco la pace. Vedo i Figli di Core, custodi delle porte del tempio. Io, un passero, un levita. Dimorare all’ombra della casa del Signore, dell’altare del tempio, rifugiarsi nella pace del suo tetto. Luogo per trovare la pace interiore, per fugare i propri disordini. Ma anche luogo per trovare pace e rifugio. Come tante schiere di rifugiati nella storia che hanno chiesto e trovato asilo e protezione, davanti ad una persecuzione, nelle chiese, nelle moschee, nei templi. Oggi mentre scrivo, venerdì santo della Pasqua 2022, coincidono la Pasqua Cristiana e la Pesach Ebraica, al centro del mese di Ramadan. E il tempo più sacro, nel luogo più sacro, a Gerusalemme, lì dove sorse il Tempio, si fa teatro di scontri sanguinosi. Perché un gruppo di giovani palestinesi ha cercato rifugio «presso i tuoi altari». Signore degli eserciti, ferma questi cammini di morte. Ferma tutti i cammini di morte che ci attorniano. Riportaci su cammini di pace. Beato chiunque ripone in te la sua forza, e non ne fa uso per aggredire o per vendicarsi. Preferisco vivere un solo giorno sulla soglia della tua casa, che mille senza pace, nelle tende di chi è in guerra! Sii tu il Signore degli Eserciti! Non io, non l’umano che cerca la guerra. E mai più combatteremo.

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