Salmo 80(79) con il commento di Monica Urbinati



Dal libro dei Salmi
Salmo 80 (79) – Supplica a Dio per la rovina di Israele
(Lamentazione pubblica e supplica comunitaria. Salmo responsoriale)

Testo del Salmo
1 Al maestro del coro. Su «Il giglio della testimonianza». Di Asaf. Salmo. 

2 Tu, pastore d’Israele, ascolta, tu che guidi Giuseppe come un gregge. Seduto sui cherubini, risplendi 3 davanti a Èfraim, Beniamino e Manasse. Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci. 4 O Dio, fa’ che ritorniamo, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. 5 Signore, Dio degli eserciti, fino a quando fremerai di sdegno contro le preghiere del tuo popolo? 6 Tu ci nutri con pane di lacrime, ci fai bere lacrime in abbondanza. 7 Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini e i nostri nemici ridono di noi. 8 Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. 9 Hai sradicato una vite dall’Egitto, hai scacciato le genti e l’hai trapiantata. 10 Le hai preparato il terreno, hai affondato le sue radici ed essa ha riempito la terra. 11 La sua ombra copriva le montagne e i suoi rami i cedri più alti. 12 Ha esteso i suoi tralci fino al mare, arrivavano al fiume i suoi germogli. 13 Perché hai aperto brecce nella sua cinta e ne fa vendemmia ogni passante? 14 La devasta il cinghiale del bosco e vi pascolano le bestie della campagna. 15 Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, 16 proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. 17 È stata data alle fiamme, è stata recisa: essi periranno alla minaccia del tuo volto. 18 Sia la tua mano sull’uomo della tua destra, sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte. 19 Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. 20 Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. 

 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Monica Urbinati

Meditazione
Questo salmo può essere letto in ogni contesto in cui il popolo di Dio si trova. È una lamentazione di supplica. Nella prima parte il Signore viene invocato come il «pastore d’Israele» che guida il suo popolo; nella seconda parte si parla della schiavitù egiziana, dove il Signore è sempre presente come Colui che protegge e salva. All’improvviso però sembra assente, si parla di pane impastato di lacrime, l’uomo si sente solo, non sente più la presenza di Dio.. ma ecco che subito  troviamo un altro simbolo: la vigna, che richiama la fecondità e la gioia. Per il profeta Isaia la vigna incarna l’amore di Dio e, nello stesso tempo, il lavoro del contadino che produce vino, risposta umana e impegno nei confronti del Signore. In questo salmo, fortemente segnato dalla sofferenza che trova risposta nella ricerca sorridente del volto di Dio, l’uomo deve ritrovare la speranza e la fede nei confronti del Signore, e ristabilire quell’alleanza che può avverarsi solo con l’apertura del cuore all’amore libero e puro. Come il contadino che produce “opere buone”, la vigna può rappresentare anche la Chiesa itinerante, che può trovare ostacoli, “saccheggiatori”, e se l’uomo vuole ritrovare il volto di Dio sorridente si deve convertire alla fedeltà e alla preghiera. I cuori devono essere pronti a ricevere la speranza, la gioia e la forza del Signore. 

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