Salmo 76(75) con il commento di Marta Olivieri



Dal libro dei Salmi
Salmo 76 (75) – Inno al Potente dei potenti
(Cantico di Sion. Salmo di ringraziamento comunitario per la vittoria. Messianico, escatologico)

Testo del salmo
1 Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo. Di Asaf. Canto. 

2 Dio si è fatto conoscere in Giuda, in Israele è grande il suo nome. 3 È in Salem la sua tenda, in Sion la sua dimora. 4 Là spezzò le saette dell’arco, lo scudo, la spada, la guerra. 5 Splendido tu sei, magnifico su montagne di preda. 6 Furono spogliati i valorosi, furono colti dal sonno, nessun prode ritrovava la sua mano. 7 Dio di Giacobbe, alla tua minaccia si paralizzano carri e cavalli. 8 Tu sei davvero terribile; chi ti resiste quando si scatena la tua ira? 9 Dal cielo hai fatto udire la sentenza: sbigottita tace la terra, 10 quando Dio si alza per giudicare, per salvare tutti i poveri della terra. 11 Persino la collera dell’uomo ti dà gloria; gli scampati dalla collera ti fanno festa. 12 Fate voti al Signore, vostro Dio, e adempiteli, quanti lo circondano portino doni al Terribile, 13 a lui che toglie il respiro ai potenti, che è terribile per i re della terra.

 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Marta Olivieri

Meditazione
Questo salmo ci presenta un Dio terribile. Un Dio splendido che nello stesso tempo scatena la sua ira. Quanto è lontano dall’immagine di quello misericordioso del Nuovo Testamento! Ma questo Dio è terribile per salvare tutti i poveri della terra. Dunque la sua ira si scaglia contro i potenti, contro i re della terra per prendere le parti dei poveri, di tutti i poveri della terra. Ma chi sono questi poveri? Penso che tutti noi possiamo sentirci poveri in qualche modo: poveri di amore, poveri di beni, poveri di misericordia. Dunque poveri nel senso di privati, di bisognosi. È solo quando ci riconosciamo tali, cioè non completi, che Dio è dalla nostra parte fino a diventare terribile con i ricchi. Nella mia vita, tutte le volte in cui mi sono sentita a posto, in cui mi sono sentita potente, regina, in cui pensavo di bastare a me stessa potevo essere presa di mira da questo Dio terribile. Che grande tentazione pensare di bastare a sé stessi. Se penso di bastare a me stessa non ho più bisogno di Dio, divento quasi io un “dio”, completo e perfetto. Ma è proprio nel limite che posso incontrare il Signore che mi salva, che si batte per me, Dio davanti al quale la terra tace sbigottita. Grazie Padre per tutte le volte in cui mi fai sentire bisognosa, povera, limitata. Grazie perché capisco che solo Tu puoi darmi compimento. Grazie perché mi insegni che devo avere coraggio, che non mi devo spaventare, che devo schierarmi in difesa dei poveri, che nella mia limitatezza posso darti voce, Tu che vieni a salvare tutti i poveri, me compresa.

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