Salmo 73(72) con il commento di Benedetta Morri



Dal libro dei Salmi
Salmo 73 (72) – Il benessere dei malvagi e le prove del giusto  
(Salmo sapienziale, didattico sulla retribuzione finale, con accenti di fiducia e di lode)

Testo del salmo
1 Salmo. Di Asaf. 

Quanto è buono Dio con gli uomini retti, Dio con i puri di cuore! 2 Ma io per poco non inciampavo, quasi vacillavano i miei passi, 3 perché ho invidiato i prepotenti, vedendo il successo dei malvagi. 4 Fino alla morte infatti non hanno sofferenze e ben pasciuto è il loro ventre. 5 Non si trovano mai nell’affanno dei mortali e non sono colpiti come gli altri uomini. 6 Dell’orgoglio si fanno una collana e indossano come abito la violenza. 7 I loro occhi sporgono dal grasso, dal loro cuore escono follie. 8 Scherniscono e parlano con malizia, parlano dall’alto con prepotenza. 9 Aprono la loro bocca fino al cielo e la loro lingua percorre la terra. 10 Perciò il loro popolo li segue e beve la loro acqua in abbondanza. 11 E dicono: «Dio, come può saperlo? L’Altissimo, come può conoscerlo?». 12 Ecco, così sono i malvagi: sempre al sicuro, ammassano ricchezze. 13 Invano dunque ho conservato puro il mio cuore, e ho lavato nell’innocenza le mie mani! 14 Perché sono colpito tutto il giorno e fin dal mattino sono castigato? 15 Se avessi detto: «Parlerò come loro», avrei tradito la generazione dei tuoi figli. 16 Riflettevo per comprendere questo ma fu una fatica ai miei occhi, 17 finché non entrai nel santuario di Dio e compresi quale sarà la loro fine. 18 Ecco, li poni in luoghi scivolosi, li fai cadere in rovina. 19 Sono distrutti in un istante! Sono finiti, consumati dai terrori! 20 Come un sogno al risveglio, Signore, così, quando sorgi, fai svanire la loro immagine. 21 Quando era amareggiato il mio cuore e i miei reni trafitti dal dolore, 22 io ero insensato e non capivo, stavo davanti a te come una bestia. 23 Ma io sono sempre con te: tu mi hai preso per la mano destra. 24 Mi guiderai secondo i tuoi disegni e poi mi accoglierai nella gloria. 25 Chi avrò per me nel cielo? Con te non desidero nulla sulla terra. 26 Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma Dio è roccia del mio cuore, mia parte per sempre. 27 Ecco, si perderà chi da te si allontana; tu distruggi chiunque ti è infedele. 28 Per me, il mio bene è stare vicino a Dio; nel Signore Dio ho posto il mio rifugio, per narrare tutte le tue opere. 

 

 

 

Canto 
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Benedetta Morri

Meditazione
Quanto mi risuona dentro la rabbia che sento nella prima parte di questo salmo, mi vengono alla mente tutte le volte che sono in difficoltà, quando le cose non funzionano come vorrei, quando qualcosa mi spaventa o quando vedo le ingiustizie dei “malvagi” e dei “prepotenti”. In quei momenti mi avvento senza controllo su chi mi trovo davanti o male-dico le persone. E chiaramente tutto ciò non mi serve assolutamente a stare meglio. Ho capito che il problema non sono la rabbia o l’invidia in sé (emozioni importanti da riconoscere e vivere), ma innanzitutto occorre saperle gestire ed esprimere nel modo adeguato. Al tempo stesso è anche fondamentale fare mio l’insegnamento che ricevo sempre dal Signore, dalla sua presenza costante al mio fianco, dalle parole che mi dona per ricordarmi che ogni giornata è innanzitutto un dono, che io non sono padrona di niente e di nessuno, e che non c’è modo migliore di vivere ogni momento se non cercando di amare. E tutto ciò mi dà pace, la strada è lunga ma così è chiara! E grande pace mi infondono infatti le parole della parte finale del salmo, quando la fiducia torna a splendere: Tu Signore mi prendi per mano, mi guidi, mi accoglierai nel cielo; Tu sei roccia del mio cuore, mia parte per sempre, il mio bene è stare vicino a Dio, in Te ho posto il mio rifugio. Con chi arrabbiarmi allora?

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