Salmo 65(64) con il commento di Paola Magnani



Dal libro dei Salmi
Salmo 65 (64) – Grazie a Dio per il perdono e la liberazione
(Salmo di ringraziamento comunitario per i doni di Dio. Inno di lode a Dio per la creazione e la provvidenza)

Testo del Salmo
1 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. Canto. 

2 Per te il silenzio è lode, o Dio, in Sion, a te si sciolgono i voti. 3 A te, che ascolti la preghiera, viene ogni mortale. 4 Pesano su di noi le nostre colpe, ma tu perdoni i nostri delitti. 5 Beato chi hai scelto perché ti stia vicino: abiterà nei tuoi atri. Ci sazieremo dei beni della tua casa, delle cose sacre del tuo tempio. 6 Con i prodigi della tua giustizia, tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza, fiducia degli estremi confini della terra e dei mari più lontani. 7 Tu rendi saldi i monti con la tua forza, cinto di potenza. 8 Tu plachi il fragore del mare, il fragore dei suoi flutti, il tumulto dei popoli. 9 Gli abitanti degli estremi confini sono presi da timore davanti ai tuoi segni: tu fai gridare di gioia le soglie dell’oriente e dell’occidente. 10 Tu visiti la terra e la disseti, la ricolmi di ricchezze. Il fiume di Dio è gonfio di acque; tu prepari il frumento per gli uomini. Così prepari la terra: 11 ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle, la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli. 12 Coroni l’anno con i tuoi benefici, i tuoi solchi stillano abbondanza. 13 Stillano i pascoli del deserto e le colline si cingono di esultanza. 14 I prati si coprono di greggi, le valli si ammantano di messi: gridano e cantano di gioia!

 

 

Canto 
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Paola Magnani

Meditazione
È il canto di gioia di tutta la terra che ci rimane nelle orecchie e nel cuore alla fine della lettura di questo meraviglioso salmo! Il Creatore ci è stato appena descritto come un agricoltore che con infinita cura e dedizione ha preparato la terra perché producesse con l’abbondanza più strepitosa quei frutti, quelle messi capaci non solo di sostentare gli uomini, ma anche di rallegrarne il cuore con la loro bellezza e splendore. E non solo gli uomini ne godono, ma tutta la natura non può fare a meno di impazzire di gioia per quel prezioso abito di festa che il suo Creatore ha cucito su di lei con tanta ricchezza: le colline esultano per il verde brillante dei prati e il giallo dorato delle messi! È per questa abbondanza di doni che Dio profonde su tutta la terra che l’uomo lo loda, ma soprattutto per il fatto che tutto questo viene largito gratis dal Signore, non certamente perché la sua creatura si meriti qualcosa del genere. Anzi, il salmista dà voce a ogni uomo nel riconoscere fin dall’inizio della preghiera che è solo per il perdono di Dio che egli vive e non è schiacciato dal peso delle proprie colpe, capaci di affossare la vita e di allontanare dal Padre. È solo Lui che ci risolleva perché ci restituisce la dignità di figli dopo che abbiamo disubbidito, così che possiamo tornare con fiducia da lui “nei suoi atri”. Proprio come quel Figliol Prodigo del Vangelo che, dopo essersi allontanato dal palazzo paterno e aver dissipato vergognosamente la sua vita, viene accolto a braccia aperte dal Padre Misericordioso e introdotto nuovamente nella sua casa con quel vestito nuovo e con l’anello prezioso al dito che ne dicono la dignità che nessun peccato potrà mai annullare perché Dio non si stancherà mai di perdonare. È questo il suo modo di esercitare la giustizia, che il salmista esalta al centro del salmo come il segno prodigioso della sua grandezza: ritrovare ciò che era perduto, amare per primo e per sempre.

 

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