Salmo 49(48) con il commento di Mariannina Montanari



Dal libro dei Salmi
Salmo 49 (48) – Riflessione sapienziale sulla morte
(Salmo sapienziale. Didattico: sulla caducità dei valori terreni. Responsoriale)

Testo del Salmo
1 Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo. 

2 Ascoltate questo, popoli tutti, porgete l’orecchio, voi tutti abitanti del mondo, 3 voi, gente del popolo e nobili, ricchi e poveri insieme. 4 La mia bocca dice cose sapienti, il mio cuore medita con discernimento. 5 Porgerò l’orecchio a un proverbio, esporrò sulla cetra il mio enigma. 6 Perché dovrò temere nei giorni del male, quando mi circonda la malizia di quelli che mi fanno inciampare? 7 Essi confidano nella loro forza, si vantano della loro grande ricchezza. 8 Certo, l’uomo non può riscattare se stesso né pagare a Dio il proprio prezzo. 9 Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita: non sarà mai sufficiente 10 per vivere senza fine e non vedere la fossa. 11 Vedrai infatti morire i sapienti; periranno insieme lo stolto e l’insensato e lasceranno ad altri le loro ricchezze. 12 Il sepolcro sarà loro eterna dimora, loro tenda di generazione in generazione: eppure a terre hanno dato il proprio nome. 13 Ma nella prosperità l’uomo non dura: è simile alle bestie che muoiono. 14 Questa è la via di chi confida in se stesso, la fine di chi si compiace dei propri discorsi. 15 Come pecore sono destinati agli inferi, sarà loro pastore la morte; scenderanno a precipizio nel sepolcro, svanirà di loro ogni traccia, gli inferi saranno la loro dimora. 16 Certo, Dio riscatterà la mia vita, mi strapperà dalla mano degli inferi. 17 Non temere se un uomo arricchisce, se aumenta la gloria della sua casa. 18 Quando muore, infatti, con sé non porta nulla né scende con lui la sua gloria. 19 Anche se da vivo benediceva se stesso: «Si congratuleranno, perché ti è andata bene», 20 andrà con la generazione dei suoi padri, che non vedranno mai più la luce. 21 Nella prosperità l’uomo non comprende, è simile alle bestie che muoiono.  

 


 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Mariannina Montanari

Meditazione
Il Salmo 49 fa parte della famiglia, per così dire, dei salmi di meditazione. Elementi sapienziali e didattici sono presenti in questa come nelle altre famiglie dei salmi, ma alcuni hanno lo scopo speciale di istruire. Tra gli argomenti trattati nei salmi di meditazione (1;37;49;73;112;133) la Legge occupa un posto privilegiato. Meditata con amore è una fonte inesauribile di benefici, i salmisti proclamano la felicità del giusto, la rovina dei cattivi, agitano il problema della retribuzione. I fatti non si adattavano sempre all’insegnamento tradizionale: gli empi hanno successo, i giusti vanno in rovina. Alcuni salmisti lanciano grida allora quasi disperate attraverso una vera crisi di fede, ma spronati dalla prova affinano le loro idee e i loro sentimenti. Hanno il presentimento di una retribuzione che nell’aldilà ristabilirà l’equilibrio inesistente quaggiù. In particolare, soffermandoci al testo del salmo 49, notiamo che questo porta in sé un annuncio di sapienza ad ogni popolo, prendendo spunto da un’energia in forma proverbiale, una verità velata che spiega, affermando che nella prosperità l’uomo non comprende, rendendosi simile alle bestie che muoiono: qualunque ricchezza materiale non è in grado di salvare nessun uomo, perché ognuno è destinato a morire. Chi affida la sua vita alla ricchezza e alla potenza, l’affida a qualcosa di cui l’ultima parola è inesorabilmente la morte. Se si comprende questo, non c’è più ragione perché il povero provi invidia del ricco o peggio ancora ne abbia paura. Tutti, ricchi e poveri, sapienti e meno sapienti, se vogliono vivere devono guardare in direzione di Dio, l’unica che può offrire speranza. Ma Dio potrà riscattare la mia vita, strappandomi dalla mano della morte. Sono queste le ultime parole del salmo, parole che tutto capovolgono. L’uomo non può comprarsi la vita, né con le ricchezze né con la sapienza. Non c’è prezzo che possa evitare la morte, ma ciò che non può fare l’uomo.. può farlo Dio. 

 

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