Salmo 33(32) con il commento di Antonio Bongiovanni



Dal libro dei Salmi
Salmo 33 (32) – Esaltazione di Dio, Signore del cosmo e della storia
(Inno cosmico. Invito a lodare Dio, creatore provvido)

Testo del Salmo
1 Esultate, o giusti, nel Signore; per gli uomini retti è bella la lode. 2 Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate. 3 Cantate al Signore un canto nuovo, con arte suonate la cetra e acclamate, 4 perché retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. 5 Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra. 6 Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera. 7 Come in un otre raccoglie le acque del mare, chiude in riserve gli abissi. 8 Tema il Signore tutta la terra, tremino davanti a lui gli abitanti del mondo, 9 perché egli parlò e tutto fu creato, comandò e tutto fu compiuto. 10 Il Signore annulla i disegni delle nazioni, rende vani i progetti dei popoli. 11 Ma il disegno del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. 12 Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità. 13 Il Signore guarda dal cielo: egli vede tutti gli uomini; 14 dal trono dove siede scruta tutti gli abitanti della terra, 15 lui, che di ognuno ha plasmato il cuore e ne comprende tutte le opere. 16 Il re non si salva per un grande esercito né un prode scampa per il suo grande vigore. 17 Un’illusione è il cavallo per la vittoria, e neppure un grande esercito può dare salvezza. 18 Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, 19 per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. 20 L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. 21 È in lui che gioisce il nostro cuore, nel suo santo nome noi confidiamo. 22 Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo.  

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Antonio Bongiovanni

Meditazione
Lodare Dio, bello e giusto, ma non facile. Almeno personalmente, la lode a Dio è forse l’ultima delle modalità di preghiera che ho appreso (e ci sono molti lavori in corso). Più semplice lodarlo per il creato, che difficilmente non possiamo apprezzare per quanto è bello e geniale; ma lodare Dio per ciò che ci accade ci appare molto più complicato. Questo perché la vita spesso ci regala momenti di difficoltà nei quali la lode è forse l’ultimo dei nostri pensieri. Ti lodo Signore per questa giornata in cui mi hanno rigato la macchina, oppure ho perso il portafoglio con tutti i documenti e i soldi appena ritirati dal Bancomat, o peggio ancora ho avuto una brutta notizia circa una malattia che mi riguarda da vicino; non mi pare proprio un gesto semplice e naturale. Alle volte, ancora più forte è il freno alla lode in frangenti pieni di tristezza che ci pervade per tutto quello che vediamo intorno a noi: la guerra, la violenza, ma mancanza totale di una giustizia, con il male che sembra prevalere senza possibilità di riscatto. Nei momenti di gioia, invece, sarebbe più facile lodarlo, ma il difficile è il ricordasi che ciò che abbiamo non è frutto del solo nostro duro lavoro, ma “dono”. Esiste però questa grande opportunità, lodare comunque Dio; in ogni situazione, bella o brutta che sia, si può “tentare” di balbettare la nostra lode. «Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore». La lode va a braccetto con la speranza. Speranza di un miglioramento e superamento di un nostro problema, o di quello più grande ancora che interessa il mondo intero, come quello che oggi ci sembra tornare più vicino, come quello della guerra (con tutto quello che comporta: odio, distruzione e crimini che è difficile anche solo pensare come realmente possibili per l’uomo). La lode allora è richiesta e ringraziamento e soprattutto affidamento di noi, del mondo, a Dio a cui nulla è impossibile; è la fede la chiave che apre la porta alla lode ed alla speranza e che, a sua volta, si alimenta come in un circolo virtuoso in ogni preghiera di sincera lode. Quasi mai le cose belle, veramente belle, sono facili, ma anelare al bello è parte irrinunciabile della nostra vita, già ora, già oggi, già adesso. 

 

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