Matteo 8,18-22: "Rinascere". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 8,18-22

Testo del Vangelo
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».

Meditazione
Queste frasi lapidarie rimangono sempre un po' enigmatiche. Come è possibile pensare che un morto possa seppellire un altro morto?
Ovviamente la frase non può essere presa in senso letterario. Sappiamo bene che molti brani della Bibbia vanno interpretati tenendo conto del genere letterario con i quali vengono scritti. Ad esempio: il famoso serpente che tenta Eva nel paradiso terrestre non può essere l'animale serpente ma è un modo per spiegare la realtà della tentazione e del peccato. È così tanti altri brani, soprattutto dell'Antico Testamento. Tornando al Vangelo, ci è adesso chiaro che i morti che seppelliscono i morti non sono quelli del cimitero, per intenderci, ma probabilmente con questo termine Gesù vuole indicare una tipologia di persone contrapposte alle persone vive. Cioè Gesù prende spunto da quello che dice il suo discepolo ma porta la questione su un piano metaforico. Gesù ovviamente non ce l'ha con le persone che seppelliscono i morti, altrimenti la Chiesa non l'avrebbe mai inserita tra le sette opere di misericordia.
I morti di cui parla Gesù sono quelli che ancora non sono nati a vita nuova, sono i contrapposti ai vivi, a coloro che invece sono rinati in Cristo.
Nel Movimento Carismatico è facile trovare questa domanda: quando sei rinato? Che in pratica significa: da quanto tempo segui Gesù nella vita nuova? Ecco, alla vita nuova appatengono i vivi; alla vita vecchia appartengono i morti.
A questo punto ci è più comprensibile la frase "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti".

Recita
Sole Pellicano

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Lunedì 27 Giugno 2022
XIII settimana del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dal libro del profeta Amos
Am 2,6-10.13-16
 
Così dice il Signore:
«Per tre misfatti d’Israele
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno venduto il giusto per denaro
e il povero per un paio di sandali,
essi che calpestano come la polvere della terra
la testa dei poveri
e fanno deviare il cammino dei miseri,
e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza,
profanando così il mio santo nome.
Su vesti prese come pegno si stendono
presso ogni altare
e bevono il vino confiscato come ammenda
nella casa del loro Dio.
Eppure io ho sterminato davanti a loro l’Amorrèo,
la cui statura era come quella dei cedri
e la forza come quella della quercia;
ho strappato i suoi frutti in alto
e le sue radici di sotto.
Io vi ho fatto salire dalla terra d’Egitto
e vi ho condotto per quarant’anni nel deserto,
per darvi in possesso la terra dell’Amorrèo.
Ecco, vi farò affondare nella terra,
come affonda un carro
quando è tutto carico di covoni.
Allora nemmeno l’uomo agile potrà più fuggire
né l’uomo forte usare la sua forza,
il prode non salverà la sua vita
né l’arciere resisterà,
non si salverà il corridore
né il cavaliere salverà la sua vita.
Il più coraggioso fra i prodi
fuggirà nudo in quel giorno!».
Oracolo del Signore.


 
Salmo Responsoriale
Dal Sal 49 (50)

R. Perdona, Signore, l’infedeltà del tuo popolo.
«Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle? R.
 
Se vedi un ladro, corri con lui
e degli adùlteri ti fai compagno.
Abbandoni la tua bocca al male
e la tua lingua trama inganni. R.
 
Ti siedi, parli contro il tuo fratello,
getti fango contro il figlio di tua madre.
Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa. R.
 
Capite questo, voi che dimenticate Dio,
perché non vi afferri per sbranarvi
e nessuno vi salvi.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio». R.

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