Salmo 13(12) con il commento di Claudia Raffaelli



Dal libro dei Salmi
Salmo 13 (12) – Preghiera di un moribondo
(Lamentazione individuale. Salmo di fiducia)

Testo del Salmo
1 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. 

2 Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? 3 Fino a quando nell’anima mia addenserò pensieri, tristezza nel mio cuore tutto il giorno? Fino a quando su di me prevarrà il mio nemico? 4 Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio, conserva la luce ai miei occhi, perché non mi sorprenda il sonno della morte, 5 perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!» e non esultino i miei avversari se io vacillo. 6 Ma io nella tua fedeltà ho confidato; esulterà il mio cuore nella tua salvezza, canterò al Signore, che mi ha beneficato.

 

 

Recitano
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Claudia Raffaelli

Meditazione
Leggendo questo salmo, una frase mi risuona in particolare: «Fino a quando mi nasconderai il tuo volto?». In questo grido si coglie tutto il momento di dolore, di smarrimento che porta alla richiesta di aiuto, ma si coglie anche una fiducia profonda verso il Signore. Chi di noi in un momento di difficoltà, di stanchezza profonda o di smarrimento, non ha mai alzato gli occhi al cielo e rivolto questo grido al nostro Padre? Anche per me.. la ricerca del volto del Padre celeste accompagna da sempre la mia vita, soprattutto nei momenti di difficoltà.. ecco che cerco il suo sguardo! Lo cerco perché è uno sguardo consolatore, è uno sguardo pieno di amore, che sana le ferite, rendendo più leggeri i pesi che ci opprimono, donandoci una luce nuova e la forza per ripartire. Vi è mai capitato di fermarvi a pregare o stare anche solo in silenzio davanti al Santissimo, e sentirvi poi più leggeri? E di affrontare poi la giornata con uno sguardo nuovo, più forte e fiducioso? ..se ci pensiamo bene, questa è la stessa sensazione che si prova dopo aver ricevuto un abbraccio pieno d’amore. Ogni grido di aiuto porta con sé una speranza forte, penso anche solo al fatto di alzare gli occhi al cielo, nel momento in cui lo faccio non sto più guardando solo a me stessa, sto guardando l’altro e gli sto porgendo la mia fiducia.. ecco perché la richiesta iniziale, insistente, del salmo, in realtà contiene tanta fiducia nel Signore, ed esplode alla fine dicendo: «nella tua fedeltà ho confidato; esulterà il mio cuore nella tua salvezza, canterò al Signore, che mi ha beneficato». Quanto amore in questa frase.. ed è proprio quel volto, da cui ci siamo sentiti guardati, che ci ha riempito il cuore di amore e di speranza, e da cui ci siamo sentiti accolti nel momento di difficoltà.

 

Scarica la nostra App su