Salmo 3 con il commento di Andrea Bracaglia



Dal libro dei Salmi
Salmo 3 – Supplica di un perseguitato. (Lamentazione individuale. Salmo di fiducia)

Testo del salmo
1 Salmo. Di Davide. Quando fuggiva davanti al figlio Assalonne. 
2 Signore, quanti sono i miei avversari! Molti contro di me insorgono. 3 Molti dicono della mia vita: «Per lui non c’è salvezza in Dio!». 4 Ma tu sei mio scudo, Signore, sei la mia gloria e tieni alta la mia testa. 5 A gran voce grido al Signore ed egli mi risponde dalla sua santa montagna. 6 Io mi corico, mi addormento e mi risveglio: il Signore mi sostiene. 7 Non temo la folla numerosa che intorno a me si è accampata. 8 Sorgi, Signore! Salvami, Dio mio! Tu hai colpito alla mascella tutti i miei nemici, hai spezzato i denti dei malvagi. 9 La salvezza viene dal Signore: sul tuo popolo la tua benedizione. 

 

 


 

Canto 
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Andrea Bracaglia

Meditazione
Mai come in questo momento storico la supplica del giusto perseguitato appare quanto mai attuale. Il Salmista esprime l’angoscia di chi si vede circondato da un gran numero di nemici ma, al tempo stesso, sa di poter contare sul Signore e sulla sua protezione. Tutti, se ci soffermiamo a riflettere, possiamo affermare che in noi esiste una dualità: da una parte le difficoltà della vita che ci fanno chiedere dov’è Dio, e dall’altra la risposta del cuore, che sa che il proprio Signore non lo abbandona. In questo, le guerre che costantemente si combattono nel mondo, ne sono un esempio concreto e doloroso. Dice il salmo: quanti sono i miei “oppressori”? L’assurda guerra, insensata e spietata, ci fa domandare più che mai perché? Qual è il motivo per tanta oppressione, appunto? Perché tanto male? Il salmista invita Dio a chiamare “l’assemblea dei popoli” a giudizio, a giudicare le cause dei popoli, le loro inimicizie, i loro soprusi. Si rivolge al giudice per essere giudicato di quanto fa, certo della sua innocenza di fronte alle accuse degli empi che lo perseguitano senza ragione. Si fida totalmente di Dio, giudice giusto, e afferma che Dio non è assente, vede il male degli empi e prepara loro la disfatta. Infine il Salmista esprime la fede in Dio, certo che lo sosterrà, e che lo potrà lodare per la salvezza ricevuta e, soprattutto, per la salvezza eterna. Paragonando questo salmo ai giorni nostri, viene semplice chiedersi: “Dio, dove sei in tutto questo male che ci circonda?”. “Perché a causa di una ideologia prepotente, avida di potere, talvolta di un solo uomo, molte vittime innocenti devono essere sacrificate?”. Ma tu Padre sei giusto, e conosci il mistero del dolore, per primo hai sofferto e sei morto sulla croce. Guidaci allora nel mistero infinito che sei, imprimi in noi il dono della grazia, cioè la certezza della fede.

 

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