Giovanni 14,23-29: "Il Paràclito vi ricorderà tutto...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 14,23-29

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
 «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

Meditazione
Gesù rassicura i suoi discepoli dicendo: "Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto"
Forse teme che i discepoli dimentichino qualcosa? Cosa intende per "tutto ciò che vi ho detto"? Proprio Giovanni termina il suo vangelo dicendo che Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere. Quindi neppure Giovanni ha intenzione di ricordare e scrivere tutto ciò che Gesù ha detto. Quindi a quale tutto si riferisce Gesù?
Credo che questo ricordare dello Spirito non si riferisca tanto ai dettagli delle parole di Gesù, quanto al significato profondo che quelle parole portano con sé. Mi spiego meglio.
Vi è mai capitato di dire nel mentre di una discussione tra vecchi amici o quando siete arrivati in un posto speciale questa espressione: quanti ricordi! Ebbene queste parole così cariche di emozioni, pur presenti nella memoria affettiva non hanno interesse di ricordare il dettaglio, l’ora, la localizzazione, il tempo, la cronistoria della giornata. E’ un ricordo già importante che ha già riempito il cuore. E questo basta.
Ho vissuto la malattia dell’ Alzheimer di mio padre. Quando ormai non ricordava più nulla di noi, sono convinto che quegli occhi che ti fissavano gli rimandavano ad una memoria di qualcuno che gli voleva bene.  Alcuni gesti, alcuni sguardi erano impressi in maniera indelebile e sono sempre quelli: gli sguardi e i gesti dell’amore.
Sono questi che lo Spirito Santo torna sempre a ricordarci.

Ecco oggi in questo giorno dedicato a santa Rita da Cascia qui al Punto Giovane facciamo festa. Io personalmente sto registrando per la prima volta nella nuova sala d’incisione Akustika, anche se in realtà non avendo ancora imparato il nuovissimo programma Logic sto usando il vecchio sistema Alle 16 inizierà la festa e a chi è nei dintorni di Riccione lo invito a partecipare e alle 17.30 benedizione delle rose di santa Rita e ovviamente di tutto il Punto Giovane. Buona Domenica a tutti!

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Domenica 22 Maggio 2022
VI Domenica di Pasqua

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 15,1-2.22-29

In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.
Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».


 
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 66 (67)

R. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R.
 
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R.
 
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. R.
 
Seconda Lettura
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
 Ap 21,10-14.22-23

L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
In essa non vidi alcun tempio:
il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello
sono il suo tempio.
La città non ha bisogno della luce del sole,
né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l’Agnello.

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