Siracide 48,1-4.9-11 (NV) [gr. 48,1-4.9-11b] con il commento di Giorgio Ansaldi



Dal libro del Siracide
Sir 8,1-4.9-11 (NV) [gr. 48,1-4.9-11b] 

Testo del brano
In quei giorni, sorse Elìa profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. Come ti rendesti glorioso, Elìa, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Gabriele Fabbri

Meditazione
Gorgio Ansaldi

Meditazione
Bellissima la missione di Elia: «ricondurre il cuore del padre verso il figlio», così dice il Siracide, ma questa è la visione dell’Antico Testamento, Gesù ci svela che semmai è il contrario: «ricondurre il cuore dei suoi figli verso il Padre», perché Dio Padre non smette mai di cercarci, di avere il cuore che batte per noi suoi figli amati. Siamo noi, invece, che qualche volta ci dimentichiamo di Lui ed abbiamo un cuore lontano dal Suo. Qual è la conseguenza di sintonizzare il nostro cuore con quello del Padre? «Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore», dice ancora il Siracide. Grazie, Padre, perché se ti cerchiamo ti fai trovare e scaldi il nostro cuore.

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