Marco 1,1-8: "Nel deserto...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Vangelo del giorno
Dal Vangelo secondo Marco 1,1-8

Testo del Vangelo
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Recita
Claudio Piccari

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
Che l'inizio del Vangelo di Marco sia un proprio e vero inizio ce lo conferma e sottoscrive l'evangelista stesso. Cito la prima riga: inizio del vangelo di Gesù Cristo figlio di Dio. Quindi che sia un inizio, non si discute. E dove si ambienta questo inizio? E' evidente anche questo: nel deserto..Cito: "Voce di uno che grida nel deserto", e ancora "...si presentò Giovanni a battezzare nel deserto", quindi "...accorrevano da tutta la Giudea", indicando così il deserto di Giuda.
Quindi il Vangelo di Marco a differenza di Luca e Matteo bypassa la nascita del bambino, la narrazione poetica degli angeli e dei pastori nella notte di Betlemme e va a metter le radici nel deserto, focalizzando l'ottica sul Battista che nel deserto praticava il battesimo cibandosi di locuste e miele selvatico.
Ora la domanda che ne consegue è questa? Perché l'evangelista Marco fa cominciare il Vangelo nel deserto? Perché non ha scelto la via cronologica di Matteo e Luca partendo dalla nascita di Gesù, oppure la via teologica di Giovanni del Verbo fatto uomo che viene ad abitare in mezzo a noi.
No Marco sceglie una terza via. Ed è una via prettamente biblica.
Cos'è il deserto nella bibbia?
Intanto ricordiamo il termine ebraico: midbar. Che, sentite un pò, ha una certa assonanza con dabar...la Parola! Anzi midbar è considerato in ebraico il posto della Parola, che è paradossale data l'assenza di gente in un deserto e quindi di voci e di parole. Eppure è nel deserto che Mosè vede il roveto ardente e riceve la rivelazione del Nome di Dio; è nel deserto che Dio dona la Legge al suo popolo, lo incontra e si lega a lui in alleanza (Esodo 19-24); è nel deserto che si fa presente a Elia nella “voce di un silenzio sottile”, è nel deserto che ad Osea Dio dice: "la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore". Ecco dove nasce la Parola: nel deserto. E il Figlio di Dio, il Verbo eterno del Padre non poteva che iniziare di qui. Questo inizio è allora un po' un parto. Il deserto di Giuda è il grembo che custodisce e partorisce Cristo, è l'Avvento incubatrice del Natale. E sant'Agostino tradurrebbe: Giovanni è la voce Gesù la Parola.
Come allora non pensare che in ogni deserto della storia possa nascere Cristo. Forse che anche oggi in questo drammatico deserto non possa nascere e fecondarsi la Parola che da via?

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