La gioia di dire sì (dal Diario di Santa Scorese)



Testo del diario
Santa è piena di interessi che persegue con tenacia ed entusiasmo, si reca spesso alla casa di riposo, a far visita agli anziani soli e agli istituti per bambini orfani, presta la sua esemplare azione nel centro parrocchiale, è componente del consiglio pastorale, svolge attività di catechismo, fa parte del coro e partecipa con impegno alle iniziative dell'Azione Cattolica. Vivere il Vangelo dedicando la vita ai poveri ai sofferenti, a chi è solo, rendendosi completamente disponibile agli altri è da tempo il suo permanente assillo, che la spinge a interrogarsi sulla volontà di Dio e ad intraprendere una appassionata ricerca della sua vera vocazione..

Oggi ho incontrato Gesù. E' stata una gioia tanto grande, ma così grande che sembra impossibile poterla esprimere con le parole. Si è parlato dello Spirito Santo e poi si è fatta meditazione e deserto e allora mi sono ritrovata sola con me stessa, ma come diceva ieri don Gigino : a tu per tu con Dio.

E' una riflessione che avvia sul suo diario spirituale, qui oltre a registrare la sua ansia di interpretare il progetto divino su di sé, manifesta con accenti ora vibranti, ora accorati i suoi incontenibili slanci d'amore per Gesù Abbandonato e per Maria a cui si affida totalmente, per realizzare la sua spirazione alla santità..

Credo che il Signore e l'Immacolata mi stiano ponendo di fronte ad una scelta, che stiano chiedendomi la via del servizio, ma vero, agli altri. E' assurdo! Se penso che ero andata a Palese così sicura, convinta, pronta a sfidare il mondo perché volevo appartenere solo all'Opera di Maria e invece ora forse è proprio Lei che mi chiede di tagliare con tutto ciò che è comodo, piacevole per imparare ad essere più umile, e imparare il distacco dalle cose che sembra che amiamo per Dio, ma lo facciamo solo per il proprio io. Sì, credo che questo senso di insoddisfazione che mi porto dietro da questa estate e quindi anche durante e dopo il congressino sia dovuto al fatto che io stavo con le gen, cercavo di vivere l'Ideale non per Gesù e basta, ma prima di tutto per me.

Certo che se ci penso mi sembra assurdo !
Io non ho mai nemmeno minimamente pensato che per me ci potesse essere la possibilità di diventare missionaria. Ho sempre sognato una vita normale sentendomi anche tanto attaccata ai miei e mi sono anche ribellata quando mi hanno preso in giro chiamandomi "la suora", eppure eccomi qui a pensare anche alla possibilità di consacrarmi a Dio. Come davvero le vie del Signore sono diverse dalle nostre e i progetti del Signore sono diversi dai nostri !!!
Però tutto questo non mi fa paura ma mi fa paura solo la possibilità che io con la mia assurda ostinazione dica di no al progetto di salvezza che Dio ha preparato per me.
Tante volte, Padre, mi viene voglia di chiederti di parlare a gran voce, di dirmi chiaramente quello che vuoi, così come hai fatto con Samuele.
Samuele non ti conosceva e a volte (o la maggior parte delle volte) neanche io ti conosco e credo che la voce che sento è quella del mondo che mi chiama, invece sei tu. Ecco, "tu mi scruti e mi conosci e conosci i miei pensieri e allora ti chiedo di darmi la Grazia dell'ascolto, dell'accoglienza e della scelta.
Aiutami a capire chiaramente cosa Tu vuoi da me e dammi un cuore tenero, pronto ad accoglierti come tutto senza rimpianto alcuno per ciò che è al mondo.
Ho bisogno di provare il distacco da tutto ciò che è materia, che è umano per sentirmi nulla e tutta in Te, mio Signore.
Non è una preghiera sdolcinata, ma è l'espressione di un'esigenza di libertà che ho dentro.
Oggi pensavo a quale libertà deve sentire dentro chi ha il coraggio di dire di si e di buttarsi a capo fitto nella Tua Avventura tagliando con il mondo di prima. Mi pare di sentire dentro questa gioia solo nell'immaginarlo...

Ieri c'è stata la giornata di preghiera e il tema era: "Nella mia vita una madre: Maria", e durante l'adorazione ho detto di sì a Gesù tra la gioia e le lacrime.
In quel momento ho sentito come se il mondo intero tirasse un sospiro di sollievo, forse era Dio, ma soprattutto ho sentito una gioia così forte che mi faceva sentire libera.
Forse non proverò mai più una sensazione del genere, perché quello è stato un momento unico, irripetibile!
Mi rendo conto che io sono piccolissima e così umana che forse dovrei vivere davvero su un eremo e non danneggiare me stessa e soprattutto gli altri, ma so anche che il Signore sceglie i più deboli, i più piccoli e non poteva che scegliere me. Io ho deciso che mi tuffo in questa avventura e poi dovrà accontentarsi Lui e starmi vicina più che mai. L'ho scelto perché mi sento amata e perché so che il mio è un amore piccolissimo, ma di cui Lui si è accontentato. Non so cosa mi farà fare, dove mi manderà, ma voglio fidarmi di Lui fino in fondo anche se oggi mentre ci ripensavo non mi sembrava vero pur sentendo la gioia, e mi veniva di guardare i miei piedi che cominciavano a camminare sull'acqua come Pietro. So che tante volte mi capiterà di affondare, ma il mio salvagente è unico !!
Ora con Bruna e il padre vedremo quale direzione prenderà la mia vita e poi farò la mia valigia e via....
Certo sto soffrendo come un cane al pensiero di quello che succederà a casa e al dolore dei miei, ma se sono così pazza da rischiare la mia vita per Cristo vuoi che non lo sia ancora di più nel credere che sistemerà Lui tutto ?
Certo ora mi devo preparare al peggio perché so che il peggio deve ancora venire e che sarò buttata fuori di casa e mi sarà detto che non sono più loro figlia, ma penso a Maria che aspettava Gesù e nessuno lo sapeva e Lei doveva dirlo, l'avrebbero vista col pancione...
Chissà cosa ha pensato ! Di una cosa, però sono certa: Si è fidata di Dio e la sua fiducia non è stata vana. Allora vuol dire che dovrò anch'io come Maria lasciare che sia Dio a risolvere le cose e a dare a mamma e papà la possibilità di conquistarsi il paradiso.

Recita
Rosa Maria Scorese, Nicoletta Florio

Musica di sottofondo
Musiche di Lorenzo Tempesti 
https://www.suonimusicaidee.it

I testi citati sono tratti da "L'attirerò a me". Scritti spirituali di una Serva di Dio. A cura di Giuseppe Micunco
Si ringrazia la famiglia Scorese per la gentile concessione dei file audio relativi al diario di Santa Scorese.

Chi è Santa Scorese
Santa Scorese nasce il 6 febbraio 1968 a Bari, nella sua casa del rione Libertà. Dopo le scuole dell'obbligo, si iscrive al Liceo Classico "O.Flacco" e successivamente frequenta la Facoltà di Pedagogia.
Nell'agosto del 1987 si trasferisce con la sua famiglia a Palo del Colle (Bari) dove intensifica il suo impegno sociale e cristiano. Sin dal V ginnasio frequenta un corso per pionieri della Croce Rossa e si occupa di ragazzi poliomielitici e affetti da distrofia muscolare.
Dal 1984 aderisce alla Milizia dell'Immacolata presso le Missionarie dell'Immacolata "P.Kolbe" e contemporaneamente frequenta il Movimento dei Focolari, diventando una Gen.
Vivendo il Vangelo e dedicando la vita ai poveri è spinta ad intraprendere una appassionata ricerca della sua vocazione. Intanto un giovane squilibrato prende a minacciarla e dopo anni di ossessivi pedinamenti, nella tarda serata di venerdì 15 marzo 1991, di ritorno dalla parrocchia, la colpisce mortalmente. Aveva 23 anni.
Le sue ultime parole sono di perdono per il suo assassino.

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