La lotta spirituale (dal Diario di Santa Scorese)



Testo del diario
L'altro polo della vita spirituale di Santa Scorese è il Mistero del Getsemani e del Golgota...

Ho vissuto oggi un volto di Gesù Abbandonato!
Sono stata maltrattata, abbandonata da un amico ed ho pensato subito soltanto al mio dolore. Come è difficile pensare che anche Tu sei stato Abbandonato! Eppure ho pensato a Te, al tuo abbandono e a come avrai sofferto quando gli amici ti hanno abbandonato ed hai sentito lontano anche il Padre!
Ho saputo riconoscerti e ti ho amato: Tu in quel momento mi hai amato ancora di più. Come non amarti negli altri?
Mi sono messa subito all'opera ed ho cercato di vivere l'Ideale cercando di farmi una con gli amici! Il mio dolore si è trasformato in amore! E' vero, sono sicura che Tu stai affondando le tue radici in me ed io sono contenta di stare innamorandomi di Te, perché so che il Tuo amore non deve morire, ma vivere e Tu sei il mio Gesù da amare nel dolore, ma sei soprattutto quel mio Dio che è Amore!

Si intuisce che Santa sia passata attraverso una grande solitudine interiore, il Signore la fa partecipare all'Abbandono del Getsemani. Come tanti di noi eccola violentemente tentata di scoraggiamento, la disperazione la assedia insidiosamente, il virus del sospetto tenta di introdursi nella sua anima...

Ci sono troppi alti e bassi in questo periodo! Lo so che il diavolo le sta tentando tutte, ma io forse sono troppo attaccata a ragionamenti umani, vedo troppo con i miei occhi per poter sentirmi bene.
Sto vivendo la tentazione di chiedermi se vale veramente spendere l'intera esistenza per un Dio che non si vede, un Dio che nonostante tutto continua a tacere! Ho letto l'altro giorno, facendo meditazione, che nonostante Dio taccia sempre, dietro ogni silenzio c'è il suo respiro. E' bellissimo, ma è anche tanto difficile da comprendere. Io so che vale la pena spendere la mia vita per Cristo e che la vita eterna è l'unica meta da raggiungere, ma mi vengono tanti dubbi sul fatto che questa sia la strada giusta per me. Se oggi Gesù fosse qui vicino a me gli farei tante domande o forse no, rimarrei ad adorarlo perché mi ha dimostrato che mi ama e che ci tiene a me. So bene che non merita tutta questa sfiducia e che ci dovrebbero essere dei problemi riguardo al mio comportamento, ma sono così troppo umana. Vorrei imparare a guardare un pochino con gli occhi di Dio, di questo Dio che permette che mi faccia tentare, di questo Dio che lascia che i miei soffrano, lottino per non lasciarmi partire, di questo Dio che si è innamorato di me senza sapere che si è andato a cercare un guaio. Non sto esagerando! Mi sento davvero a pezzi; è come se stessi combattendo, ma non so bene se con Dio o contro le tentazioni.
Sai cosa vorrei in questo momento? Vorrei non avere un cervello, una mente e avere un cuore grandissimo per vivere solo con i suoi battiti. Vorrei essere vuota di mente perché sento la necessità di riempirmi di altro che non è l'amore di un ragazzo o dei miei genitori, ma di amare, compassione di Dio. E' così. Sento questa esigenza perché ho fatto esperienza di ciò. Io sono insoddisfatta perché so che c'è chi mi può soddisfare.
Ecco, mi sento proprio come Gesù nell'orto degli ulivi: "Padre allontana da me questo calice, ma sia fatta la tua e non la mia volontà".

Mi chiedo quanto sia disposta a lasciare tutto, ma veramente TUTTO per Gesù. So bene che non dovrei nemmeno pensare a questo e buttarmi, ma non posso fare a meno di cercare di mettermi davanti a Dio, e dargli una conferma del mio amore per Lui. Mi chiedo se davvero lo amo o se non è diventata una abitudine anche lo stare con Lui. Sto vedendo quanto non riesco a dargli niente di buono, a rinnovarmi per Lui, e quanto sia ingrata lamentandomi in continuazione di tutto quello che sto vivendo e Lui ... continua ad amarmi e nonostante tutto ..... mi attira a sé. "L'attirerò nel deserto e parlerò al suo cuore". Sono arida, mi sento nel deserto, ma sento che il Signore vuole, sta parlando al mio cuore. Dio, che io ti sappia ascoltare!!

Vorrei avere il cuore libero di amare solo per Lui per fare esperienza del suo amore e poterlo annunciare agli altri.
E invece sono qui nel mio letto a guardare tutta la mia incapacità e la mia povertà, senza nemmeno poter offrire la mia vita, che è l'unica cosa che mi rimane... o forse nemmeno questa.
Stamattina facendo meditazione ho capito quanto devo far scendere la Parola al cuore e non lasciarla alla mente e quanto ho bisogno di vivere in Cristo, quanto ho bisogno di essere il "mimo" di Gesù (come dice S.Paolo), di far vivere Lui in me e mi sono impegnata a farlo calare di più nella mia esistenza. Gesù è dentro di me, lo sento, ma ha bisogno di spazio per crescere, ed io devo, voglio farglielo, ma per far ciò devo vivere la croce, e questo mi costa. Allora, Gesù, ti chiedo di darmi la capacità di morire e di far vivere Te. Ti chiedo di darmi la vista perché io veda già stando sulla croce, attraverso la croce, la resurrezione (come mi diceva don Tino l'altro giorno). Che sappia, Madre, essere pronta, come te, a dare la vita, la più intima per Gesù, a soffrire per e con Lui, e a saper cantare sempre il mio Magnificat perché sempre il Signore fa grandi cose per me (anche e forse soprattutto quando non me ne accorgo)!
E grazie per tutti quelli che mi hai fatto incontrare nella vita perché ognuno è un dono (anche chi non mi piace!!!).

Recita
Rosa Maria Scorese, Nicoletta Florio

Musica di sottofondo
Musiche di Lorenzo Tempesti 
https://www.suonimusicaidee.it

I testi citati sono tratti da "L'attirerò a me". Scritti spirituali di una Serva di Dio. A cura di Giuseppe Micunco
Si ringrazia la famiglia Scorese per la gentile concessione dei file audio relativi al diario di Santa Scorese.

Chi è Santa Scorese
Santa Scorese nasce il 6 febbraio 1968 a Bari, nella sua casa del rione Libertà. Dopo le scuole dell'obbligo, si iscrive al Liceo Classico "O.Flacco" e successivamente frequenta la Facoltà di Pedagogia.
Nell'agosto del 1987 si trasferisce con la sua famiglia a Palo del Colle (Bari) dove intensifica il suo impegno sociale e cristiano. Sin dal V ginnasio frequenta un corso per pionieri della Croce Rossa e si occupa di ragazzi poliomielitici e affetti da distrofia muscolare.
Dal 1984 aderisce alla Milizia dell'Immacolata presso le Missionarie dell'Immacolata "P.Kolbe" e contemporaneamente frequenta il Movimento dei Focolari, diventando una Gen.
Vivendo il Vangelo e dedicando la vita ai poveri è spinta ad intraprendere una appassionata ricerca della sua vocazione. Intanto un giovane squilibrato prende a minacciarla e dopo anni di ossessivi pedinamenti, nella tarda serata di venerdì 15 marzo 1991, di ritorno dalla parrocchia, la colpisce mortalmente. Aveva 23 anni.
Le sue ultime parole sono di perdono per il suo assassino.

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