
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 11,14-23
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».
Recita
Martina Pasini
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Padre Silvano Fausti. File audio tratto da www.gesuiti-villapizzone.it
Meditazione
Questo demonio muto è molto parlante: è quello che suggerì ad Adamo ed Eva la falsa immagine di Dio. Quell’immagine di un Dio tremendo, che ci fa pensare di dover essere come Lui e perciò pensare a noi stessi, di un Dio egoista e noi dobbiamo essere egoisti, di un Dio giudice e noi dobbiamo essere giudici degli altri, di quel Dio dominatore e noi dobbiamo essere come lui e dominare gli altri, quindi di quel Dio che ci divide, separato da noi, che condanna e noi dobbiamo separarci e dividerci dagli altri. Così noi siamo bravi!
Questo demonio muto, sordo alla Parola di Dio in realtà dice tante parole e tutte parole contrarie a quelle di Dio. Mentre la Parola di Dio è verità - e la verità è che Dio è Padre /Abbà e tutti gli altri sono fratelli - la sua è menzogna: Dio non ci è Padre, siamo figli di nessuno e gli altri sono solo concorrenti/antagonisti.
La Parola di Dio è luce, ci fa vedere il senso della vita, mentre questa è tenebra; la Parola di Dio è comunione, questa è divisione; la Parola di Dio è eucarestia, ringraziamento per i doni di Dio, questa invece è lotta, perché i doni servono per lottare contro l’altro e impadronirsi di quelli dell’altro.
La Parola di Dio è consolazione questa è desolazione, ti lascia nella solitudine; la Parola di Dio è vita, questa è morte. Quindi ci sono due spiriti, uno chiamato immondo, cioè di morte e lo sperimentiamo quando guardandoci dentro troviamo lo spirito di contesa, di lite, di ira, di egoismo, di chiusura, di reazione. Quante volte! Molte volte anche al minuto se uno sta attento! Pensare a sé, gli altri scocciano.
Questo spirito davvero ci teneva schiavi. Il Figlio è venuto a liberarci da questo spirito rivelandoci la verità di Dio che è Padre e gli altri sono figli e fratelli però, una volta saputo questo, bisogna vivere questo, cioè vivere lo spirito del Figlio e questa lotta non è mai finita. Tant’è vero che tutto il Vangelo è un esorcismo contro lo spirito muto, ci fa vedere la verità (che lo spirito menzognero ci aveva nascosto) per renderci di nuovo capaci di comunicare veramente con gli altri da figli e da fratelli.
Tutta l’opera di Gesù è questa. Liberarci da questo spirito muto che ci impedisce di conoscere, di dire abbà, di dire papà a Dio col cuore libero del figlio e di vivere il pane, cioè la condivisione e l’amore coi fratelli. Questo è lo spirito muto che domina il mondo di chi ancora non è credente e chi è credente, se non sta attento, si lascia dominare dalla stessa cosa. Infatti il Battesimo non è una cosa avvenuta qualche anno fa quando siamo nati e poi ci hanno battezzato, no! Il Battesimo è un cantiere sempre aperto e si conclude con la morte.
Tutta la vita è battesimale, è immergersi nell’amore di Dio, nei modi di vivere di Lui, per morire all’egoismo. Quindi tutta la nostra vita è un mistero di morte dell’egoismo per resuscitare a vita nuova. Ciò che non muore non resuscita.
L’ascesi non è fare cose strane, cose devote, è semplicemente togliere il male che è in noi, perché Dio è già presente in noi; come diceva Michelangelo la statua è già dentro nel marmo, bisogna togliere quello che è di più. Il male è tutto il “più”, è quello che cirende schiavi e la nostra libertà è proprio togliere ciò che è male, ciò che è menzognero, ciò che non è secondo lo spirito di Dio, ciò che è ira, contesa, egoismo, chiusura. Questo dura tutta la vita.
Togliendo il male emerge quello che c’è dentro.