Matteo 7,7-12: "L'uomo chiede...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 7,7-12

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

 

Meditazione
La preghiera di richiesta è tema complesso. Ed è terreno scivoloso. Provoca l'intelligenza umana, ma s'impantana facilmente nella superstizione o addirittura nell'ateismo. Cosa che non accade con altre preghiere, più semplici, più pure.
La preghiera di gratitudine ad esempio è limpida, non pone interrogativi. Sembra dire: Comunque vada sarà un successo. Così la preghiera di lode, di ringraziamento e di benedizione. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto: sia benedetto il nome del Signore. Così prega Giobbe dopo che gli accadono le ultime disgrazie. Non cerca nulla, non richiede nulla. Accetta e accoglie quello che c'è!
La preghiera di richiesta invece no! Se c'è una richiesta, ci deve essere un esaudimento di essa. Questo perlomeno afferma il Vangelo di oggi.
Bussate e vi sarà aperto. Chiedete e vi sarà dato. Il Padre darà cose buone a quelli che gliele chiedono.
Ma allora perché nell'esperienza quotidiana non accade tutto ciò? Perchè Dio sembra tacere di fronte a tante domande di gente che soffre? Ad esempio la sofferenza dei bambini... Primo Levi abbandonò la sua fede ebraica sentenziando: "C'è Auschwitz, dunque non può esserci Dio".
Vedete come la preghiera di richiesta sia alquanto problematica. L'uomo chiede, ma Dio pare non ascolti.
Proviamo oggi a rovesciare la prospettiva. Facciamolo in modo paradossale e provocante!
Ma perché Dio dovrebbe ascoltare le mie richieste?
Siamo seri. Pregare qualcuno significa piegare la sua anima, condizionare le sue scelte. Ora Dio può essere condizionato dagli uomini? Se Dio si piegasse a richieste umane, perderemmo tutti quanti la bussola. Dio regge l'universo con la precisione di un orologio svizzero, non può perdere colpi, non può decidere un giorno una cosa e un giorno l'altra. Il suo disegno non è soggetto a cambiamenti. Richiedere con la preghiera o con la richiesta di un miracolo una modifica di queste regole significa turbare la volontà divina che quelle leggi ha stabilito e a quelle leggi sovrintende. Insistere in richieste del genere è superstizione e, in casi estremi, blasfemia. Dio non può esaudire la nostre preghiere.
A meno che...
A meno che quelle stesse preghiere non vadano a cambiare i disegni della Provvidenza, ma ad ottenere ciò che Dio aveva già prestabilito di donarci. A questo punto la cosa funziona. La vera richiesta non è uno svelare a Dio i nostri bisogni, Lui li conosce già, quanto chiarire a noi stessi quel bisogno affinché diventiamo disposti ad accettare quanto Dio ha già deciso per noi dall’eternità. Per questo la preghiera che sta a presupposto di ogni preghiera di richiesta è: sia fatta la tua volontà.

Recita
Caterina Busca

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Giovedì 25 Febbraio 2021
I settimana di Quaresima 

Prima Lettura
Dal libro di Ester
Est 4,17n.p-r.aa-bb.gg-hh [gr. 4,17k.l.s]

In quei giorni, la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da un'angoscia mortale. Si prostrò a terra con le sue ancelle da mattina a sera e disse: «Tu sei benedetto, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe. Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all'infuori di te, o Signore, perché un grande pericolo mi sovrasta. Io ho sentito dai libri dei miei antenati, Signore, che tu liberi fino all'ultimo tutti coloro che compiono la tua volontà. Ora, Signore, mio Dio, aiuta me che sono sola e non ho nessuno all'infuori di te. Vieni in soccorso a me, che sono orfana, e poni sulle mie labbra una parola opportuna davanti al leone, e rendimi gradita a lui. Volgi il suo cuore all'odio contro chi ci combatte, a rovina sua e di quanti sono d'accordo con lui. Quanto a noi, liberaci dalla mano dei nostri nemici, volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza».

 

Salmo Responsoriale
Dal Salmo 137 (138)

R. Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo. R.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza. R.

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l'opera delle tue mani. R.

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