Marco 3,7-12: "La salvezza è piccola...". (Commento di Maria Pia Veladiano)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 3,7-12

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Recita
Chiara Marcattili

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Maria Pia Veladiano
Brano audio tratto da "Uomini e profeti" trasmissione radiofonica di RaiTre

Meditazione
Un piccolo capolavoro, vedendolo anche in modo laico, di drammaturgia. C’è questo movimento di folla: vengono dappertutto, dai quattro punti cardinali oltre che dalla Galilea, dalla Giudea, dall’Idumea, da Gerusalemme, da oltre il Giordano e poi dal nord, Tiro e Sidone, cioè un elenco che dice questa specie di accerchiamento. Lo accerchiano da terra e lui va sul mare, è un movimento tipico un po’ di Gesù che è un antiseduttore. Il seduttore resta quando la folla arriva, invece chi non è interessato a questo tipo di operazione, arriva la folla e si ritira. Poi c’è questa barca. Non tutte le traduzioni danno questa “piccola barca”, una “barchetta” che da un lato richiama l’arca, una salvezza impensata, venuta su una fiducia quasi folle, perchè in tempo normale devo costruire una barca in un deserto, in una città, però di fatto è questa idea che la salvezza è piccola, viene dal piccolo, che si costruisce nel mentre che vado e che cammino, che non c’è prima che io lo faccio.

La barca è anche questo elemento del passaggio, è un transito, qualcosa che fa transitare.

E gli spiriti impuri come anche le folle riconoscono l’identità di Gesù e qui fanno un’operazione per qualche aspetto perturbante, di accerchiamento anche loro ma senza l’innocenza degli uomini. Gli uomini hanno la scusante oggettiva di essere uomini e hanno bisogno di far propria un po alla volta le Verità che capita loro, invece gli spiriti buttano addosso a Gesù e alle folle la Verità e la disperdono, la buttano diciamo violentemente. E’ ben vero che Gesù è figlio di Dio però non lo è nel modo in cui gli uomini che accorrono e lo schiacciano vorrebbero e pensano. Lo sarà, e lo vedremo dopo, come servo, come uomo dei dolori, come potenza dispiegata, magia taumaturgica. Gli spiriti impuri invece avallano in questo momento il desiderio di chi rincorre Gesù in questo modo, in questo senso e non lo aiuta, non può modernamente potremmo dire, che il bene non si fa questo tipo di pubblicità. La pubblicità è un abbaglio, anche la pubblicità religiosa è un abbaglio e nel momento in cui, diciamo, dice la verità, ma per abbagliare, lo spirito fa il gioco del male.

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