Giovanni 1,1-18: "La Parola si fa carne...". (Commento di Sabino Chialà)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 1,1-18

Testo del Vangelo
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.

Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta.

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.

Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.

A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».

Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Recita
Sara Urbinati

Musica di sottofondo
J.S.Bach. Christmas Oratorio - Part 41-46 I.2. Diritti Creative Commons, musopen.org

Meditazione
Sabino Chialà, monaco di Bose.
Audio tratto da "Uomini e profeti. Leggere la Bibbia":
La Parola si fece carne. Introduzione al IV Evangelo
Trasmissione del 7/4/2013 

Meditazione
Qui Giovanni, pur sembrando molto diverso dai Sinottici, cerca in qualche modo anche lui di rispondere alla domanda primordiale che ogni Vangelo si è posto: da dove viene quest'uomo...quest'uomo peraltro che nel quarto vangelo non è nominato, se non alla fine del prologo. Il nome Gesù verrà solo alla fine. Per Marco il punto di partenza è il Battista, per Matteo il punto di partenza è Abramo, per Luca è Adamo, Giovanni lo va a cercare addirittura nel seno di Dio, questo "principio", principio del Verbo, "...il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio...". Questo desiderio di andare sin nell'origine di questo Essere per cercare di spiegarne poi la missione. E poi in questo "In principio", in questo enarché sentiamo risuonare la Genesi evidentemente. Nella sua traduzione greca anche la Genesi comincia con un  enarché. Quandi è il momento primordiale della Creazione, il momento primordiale della Rivelazione..Interessante è dire che Gesù è Parola, vuol dire che è tutto il essere...

La Parola si fece Carne...

La Parola non è più parole, potremmo dire, ma la Parola è poi una persona. Parlare di Dio in fondo è carne e ossa, l'unica parola in fondo che qui Dio dice è un'essere vivente, è carne ed ossa. E'lì potremmo dire l'ossimoro ma anche la forza di questo Vangelo che in fondo presenterà un uomo che nel suo stesso essere e nella sua stessa origine dice l'essenziale del suo messaggio. 

 

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