Luca 21,12-19: "Perseveranza...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 21,12-19

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Meditazione
La perseveranza è strumento necessario alla salvezza, dice Gesù. Questa immagine del Vangelo mi da l’idea di un pugile che sul ring viene continuamente colpito. Eppure il saper incassare è una delle caratteristiche di un bravo pugile, il quale non può mai permettersi di cadere, pena la sconfitta. Deve rimanere in piedi. Ecco, questo ci chiede Gesù: di rimanere in piedi nonostante tutto. Nonostante la persecuzione e nonostante i tradimenti. E non i tradimenti lontani, ma quelli di casa nostra: genitori, amici, fratelli. Incredibile. Botte di questo genere metterebbero ko qualsiasi uomo. Invece Gesù ci chiede di stare dentro questa lotta impari, così come ha fatto Lui. Anche Lui, perseguitato e tradito dai suoi discepoli, non ha abbassato la testa e l’ha rialzata trionfalmente il giorno della Resurrezione. E non è andato perso niente: neppure i capelli del suo capo. Nell’aldilà ritroveremo tutto di noi. Tutto ciò che abbiamo difeso strenuamente, incassando sì i colpi del nemico, ma mai perdendo la dignità dei figli.

Recita
Simona Mulazzani

Musica di sottofondo
Al Vangelo Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Alla meditazione J.Brahms. A German Requiem, Op. 45 - I. Selig sind, die da Leid tragen. University of Chicago Orchestra. Diritti Creative Commons, musopen.org.

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Mercoledì 25 Novembre 2020
XXXIV settimana del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 15,1-4
 
Io, Giovanni, vidi nel cielo un altro segno, grande e meraviglioso: sette angeli che avevano sette flagelli; gli ultimi, poiché con essi è compiuta l’ira di Dio.
Vidi pure come un mare di cristallo misto a fuoco; coloro che avevano vinto la bestia, la sua immagine e il numero del suo nome, stavano in piedi sul mare di cristallo. Hanno cetre divine e cantano il canto di Mosè, il servo di Dio, e il canto dell’Agnello:
«Grandi e mirabili sono le tue opere,
Signore Dio onnipotente;
giuste e vere le tue vie,
Re delle genti!
O Signore, chi non temerà
e non darà gloria al tuo nome?
Poiché tu solo sei santo,
e tutte le genti verranno
e si prostreranno davanti a te,
perché i tuoi giudizi furono manifestati».
 
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 97 (98)

R. Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio onnipotente.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
 
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.
 
Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne. R.
 
Davanti al Signore
che viene a giudicare la terra:
giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine. R.

 

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