Matteo 20, 1-16: "L'umiltà degli ultimi...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 20,1-16

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: "Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò". Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?". Gli risposero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Ed egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna".
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e da' loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi". Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: "Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo".
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?".
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Meditazione
Nella logica evangelica il sorpasso non viene mai da dietro ad avanti, quanto piuttosto il contrario dal davanti al di dietro. L’essere stato superato e quindi passar dietro a qualcun’altro nel vocabolario di Gesù è segnale di vittoria .
Ricordate Pietro quando viene sgridato: vade retro. Vai indietro Pietro. L’intervento è stato pedagogico. Gesù lo rimprovera per il suo bene. Sappi Pietro che solo stando dietro entrerai vittorioso nel Regno di Dio. Nelle gare evangeliche non bisogna ambire alle prime posizioni, quanto alle ultime. Perché appunto gli ultimi saranno i primi.
Ora venendo al Vangelo cogliamo che gli operai dell’ultima ora vengono premiati per primi, mentre i primi vengono premiati per ultimi e se leggiamo la parabola in termini escatologici, verifichiamo che gli ultimi entrano per primi in paradiso. Ad onor del vero dalla parabola constatiamo che ciascuno riceve il suo denaro e questo significa che entrambi, sia i primi che gli ultimi tagliano il traguardo finale. Quindi possiamo dire: tutti vanno in paradiso!
Ma, colpo di scena, uno di loro riceve una squalifica. Chi è?
E’ colui che ha mormorato contro il padrone. Quello che è invidioso della bontà del padrone ed è quello che dice di aver sopportato il peso della giornata.
Ora è ovvio che si è preso la squalifica. Come può pretendere uno di entrare in paradiso, nella vita nuova, se ha mal sopportato la sua vita terrena sputando sentenze su Dio e sugli uomini? Ecco allora il segreto per il paradiso è questo: accogliere la vita come viene, a volte da ultimi e a volte da primi, sempre però con l’umiltà degli ultimi.

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Omelia del 19 Settembre 2020

Letture di Domenica 20 settembre 2020
XXV Domenica del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia
Is 55,6-9
 
Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona.
Perchè i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. 
 
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 144 (145)

R. Il Signore è vicino a chi lo invoca.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza. R. 

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità. R.

 
Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fil 1,20c-24.27a

Fratelli, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia.
Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno.
Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più  necessario che io rimanga nel corpo.
Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo.

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