Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 17, 14-20
Testo del Vangelo
In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».
Recita
Chiara Bravi
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Meditazione
Un figlio che soffre! Ogni mondo è paese e ogni epoca è la medesima storia. Quanti sono i figli che soffrono. E i padri e le madri con loro e più di loro.
Certo quella volta si attribuiva al demonio la causa di ogni malattia, specie una così bizzarra come l’epilessia. Oggi se parli di diavoli in certi ambienti ti tacciano per un bigotto oscurantista. Chissà se anche qui la verità non stia poi nel mezzo. Certamente al diavolo non possiamo attribuire cause di cui non ha potere, ma non possiamo escludere che ci metta lo zampino proprio quando siamo in sofferenza.
Così per i giovani ammalati che soffrono di dolori dell'anima, di vuoti esistenziali, di malattie psicosomatiche, sono convinto che questo sia terreno fertile per la zizzania del diavolo.
Il rapporto tra malattia, giovani, diavolo, fede è così complesso e così delicato che non chiuderei nessuna porta a possibilità diciamo non puramente scientifiche.
Inoltre il fatto che il ragazzo del Vangelo era solito buttarsi nel fuoco e nell’acqua ci induce a pensare che il dolore della malattia aveva ripercussioni così violenti nella psiche del ragazzo che sfociavano nell’autolesionismo. Dolore su dolore.
E comunque sia Gesù caccia il diavolo. E come lo fa? Bellissimo: lo minacciò, o meglio lo sgridò come si fa con un cane. Come a dire: va via da questo dolore! E qui è cominciata la guarigione del ragazzo.
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