Giovanni 20, 1-2.11-18: "Maria Maddalena...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 20,1-2.11-18

Testo del Vangelo
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
C’è un luogo a cui dobbiamo necessariamente ritornare per ridar senso al nostro vivere. E' quel giardino appena fuori le mura di Gerusalemme, dove è il sepolcro, il sepolcro aperto. Lì è risorto il nostro Signore.
E dobbiamo ritornare a questo brano di Vangelo dove è partito tutto. Un grande Big bang. Prima un buio impenetrabile, poi una grande luce. Tutto è ricominciato, tutto è stato ricreato. Si parla infatti di nuova creazione. Che bello sarebbe stato poter essere presenti li quando tutto è partito. Certamente avremmo visto anche noi i bagliori della luce nuova che misteriosamente aprivano varchi nel buio delle tenebre. Come nella Genesi la luce del primo giorno ha illuminato l’universo e illuminandolo lo ha pian piano plasmato, così come la nucleosintesi primordiale ha dato vita agli elementi dell’universo, alle stelle e alle galassie, così la luce della Resurrezione ha fatto partire la vita nuova, la vita dello Spirito.
E chi c’era là testimone? Una donna: Maria Maddalena.
Vicina al sepolcro piangeva, e i suoi occhi erano incapaci di cogliere il nuovo che stava germogliando. Ancora pensava al vecchio, al cadavere, al corpo da ungere con l’olio. E piangeva perché non trovava il morto. Piangeva una morte e un corpo che non trovava. E ancora non sapeva che la morte era sconfitta, che un' era nuova partiva da quel luogo, li da dove le sue ginocchia toccavano ormai terra in una postura tendente alla depressione.
Maddalena come potevi essere triste?
Donna perché piangi? Te lo ripetono ancora: donna perché piangi?
Agli angeli rispondi: hanno portato via il mio Signore. Nemmeno gli angeli ti consolano. Nemmeno le creature che risplendono di luce riescono a penetrare il tuo cuore. Hai vissuto tutto il buio dell’attesa, tutte le tenebre che in principio avvolgevano il mondo. E quelle tenebre ti avvolgevano come un muro cinge una città fortificata. Eri impenetrabile.
A questo punto solo un parola poteva farti sobbalzare, solo una parola detta per te e a te. Solo la Parola che sentivi cara, la parola di chi ti conosce. Solo la parola del maestro: Maria!

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