Matteo 8, 23-27: "Il Dio con noi...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 8, 23-27

Testo del Vangelo
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
I discepoli hanno con sé Gesù nella barca. I Padri della Chiesa hanno indicato questa barca come la Chiesa, il luogo dove i cristiani si radunano insieme a Gesù. Ma è anche la barca della vita, come a dire che Gesù ha scelto di essere presente nella vita dei suoi discepoli.
Ora la barca che attraversa il mare in tempesta è anche la vita che attraversa i suoi momenti difficili. Ebbene Gesù è sempre lì, lì con te a pochi passi. Eppure in questi momenti a noi non interessa che Lui sia lì accanto a noi, ma vogliamo che intervenga a nostro vantaggio. Deve toglierci di mezzo quella tempesta. E il fatto che non intervenga, che dorma durante una tempesta, ci è di scandalo.
Quindi i discepoli lo svegliano. E Gesù prima di far tacere il vento, li redarguisce: perchè avete paura gente di poca fede? Ed è proprio così: quando pretendiamo un Dio interventista, significa che la nostra fede sta diminuendo. E più ci scandalizziamo di un Dio che non mette a posto tutti i guai del mondo e più precipitiamo nel baratro dell'incredulità.

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