Giovanni 20,19-23: "Ricevete lo Spirito Santo". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 20,19-23

Testo del Vangelo
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Recita
Federica Lualdi

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
Il Vangelo di oggi fa coincidere la Pentecoste con il soffio di Gesù: "...detto questo soffiò e disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo". Per chi è avvezzo alle sacre scritture sa che la pentecoste è raccontata nel libro degli Atti degli apostoli in ben altro modo. Non c'è anzitutto la presenza di Gesù, ma lo Spirito giunge accompagnato da fragore del cielo, da un vento impetuoso e da lingue di fuoco.
Lì una manifestazione gagliarda, scenografica. Qui invece nel Vangelo di oggi è tutto molto sobrio.
C'è però un parallelo comune, una costante. E riguarda i discepoli. In entrambi i brani li troviamo barricati in casa, in lockdown diremmo oggi.
Il Vangelo esplicita la causa “per paura dei giudei“. Gli Atti degli apostoli la omette ma è ovviamente implicita.
I discepoli non escono di casa perché hanno paura di essere ammazzati come il loro Maestro. La paura li ingabbia. Penso che mai come quest'anno capiremo lo stato d'animo dei discepoli. Propio mentre sto scrivendo questo Vangelo un signore qui in chiesa mi si avvicina e mi dice: "E' giusto uscire di casa dopo 162 giorni? Io ho annuito pensando fra me e me che forse aveva perso il conteggio dei giorni, ma dal modo in cui me lo diceva, esplicitava un disagio, un disagio profondo.
Siamo stati chiusi in casa, in quarantena, in Quaresima e nel Tempo pasquale. Come i discepoli di Gesù. E oggi arriva lo Spirito Santo. Come ai discepoli di Gesù. E' lo spirito della gioia e del coraggio. Ci invita ad uscire, anzitutto dalle nostre paure. Non ci capiti come quel racconto dell'aquila che resta prigioniera di un laccio e tenta disperatamente di volare. Poi giorno dopo giorno si arrende e non si accorge piu che quel laccio si era ormai lacerato e non la teneva più prigioniera. Quindi usciamo dalle nostre case con fiducia sulla vita e sul futuro.Non è facile, lo so bene.
Ma Gesù non ha detto ai discepoli: uscite e fatevi uccidere dai giudei. Gli ha detto: "A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati", come per dire: gli altri hanno bisogno di voi. Dovete contagiarli  con la misericordia.
Oggi nessuno deve uscire di casa con spavalderia, lo sappiamo. Ma dobbiamo uscire con grande responsabilità, sapendo di aver bisogno gli uni degli altri. Il Vangelo come vedete si attualizza sempre nella nostra vita.

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