
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 11,45-56
Testo del Vangelo
In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, ossia la risurrezione di Làzzaro, credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».
Recita
Stefano Gazzoni
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Meditazione
Non si dice più nulla di Lazzaro qui, mentre a noi sarebbe interessato sapere se lo avessero slegato o no. Dipende da te adesso, dipende da te, dipende dal rapporto che hai con la morte e con la vita: se sleghi lui, sleghi te. Se tu hai un’altra visione della morte, hai un’altra visione della vita, sei illuminato sulla vita e allora sei sciolto, cammini, sai che la tua vita va incontro al Padre attraverso i fratelli. La reazione davanti a ciò che è accaduto è che molti credono. Quindi è la reazione di chi dice: “Così è bello”. Alcuni denunciano, i capi decidono di uccidere. Noi abbiamo un falso modello di uomo che uccide l'uomo, sono i modelli che tutti abbiamo. Chi è quello che eleggiamo per capo noi...in tutto il mondo? Quelli che ci dominano, ci scrutano, ci opprimono, ci tolgono la libertà, perché vorremmo essere come loro. Ma questo è essere non-uomini, questo è il pastore della Morte. Lui vuole darci il pastore della Vita! Siamo tutti liberi e che ci serviamo e amiamo gli uni gli altri, non che ci serviamo a vicenda e i prepotenti dominano sempre... Questa è l'uccisione dell'uomo che ci porta tutti nel sepolcro. Gesù viene a donarti la Vita e la Vita in abbondanza e la Vita è l'amore del Padre e dei fratelli. Non ce n'è altra, l'altra è morte! Per questo i capi decidono di ucciderlo, sono i falsi pastori...e siamo noi in quanto ci identifichiamo con i nostri capi che ci scegliamo perché ci rappresentano, rappresentano la menzogna che è in noi e a noi ci va benissimo. Per questo c'è l'illuminazione del cieco al capitolo 9. Chi è il fango di Gesù, capire chi è l'uomo, l'umanità, quest'uomo nuovo che è figlio di Dio, che dà la Vita. E Gesù verrà ucciso, appunto dai capi, ma proprio così Lui darà la Vita per tutti. E allora questa è la beffa del potere di Dio su tutti i potenti della terra che proprio quando credono di averlo sconfitto, Lui ha vinto! Perchè prorpio allora dice: "Vedrete che è vero che voi sapete dar solo la morte, io invece do la Vita, anche per voi che mi uccidete". E questa è la testimonianza di Dio, la sua ira, che ci salva tutti che ci cambia l'immagine di Dio e di uomo, ci fa capire che Dio è Padre e ci ama, ce lo mostra il Figlio e ci fa capire che noi uomini siamo figli.