
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 8,21-30
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.
Recita
Sabrina Boschetti
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Padre Silvano Fausti. File audio tratto da www.gesuiti-villapizzone.it
Meditazione
Il centro del brano è: Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete Io-sono”.
Io-sono è il nome di Dio, è il Nome col quale si è rivelato come liberatore dell’Esodo e poi nell’esilio come il salvatore dall’esilio.Cioè dove conosciamo il Dio liberatore? Lo conosciamo dal Figlio dell’uomo innalzato, che significa la croce. La croce ci fa conoscere che Gesù è Dio e ci fa conoscere chi è Dio. La croce ha il potere di demonizzare tutte le nostre immagini di Dio. Nessuna religione ha mai immaginato un Dio come lo vedete lì sul patibolo dello schiavo.
Noi immaginiamo sempre un Dio padrone che tiene schiavi gli altri, un Dio esigente che vuole il sacrificio dell’uomo, non un Dio che si sacrifica, non un Dio che serve. Noi immaginiamo sempre un Dio che vuole la vita, non un Dio che dà la vita; un Dio come noi che è solidale con tutta la nostra debolezza; un Dio che piuttosto che giudicare, si fa giustiziare. Un Dio che non condanna; un Dio che sembra debole e stolto. La croce è stoltezza e debolezza per noi, per Dio è sapienza e potenza che salva il mondo.
E la croce ci fa conoscere chi è Dio. Tutti i vangeli sono un’introduzione alla croce per mostrare che Dio nessuno l’ha mai visto; noi tutti, come tutte le religioni, pensavamo Dio diverso, tanto è vero che Gesù è stato messo in croce per bestemmia dalle persone religiose perché è un Dio che ama, che perdona, che mette al centro l’uomo, che non giudica, non condanna, è un Dio di misericordia. Lì conosciamo Dio.