Giovanni 8,1-11: "Accanto...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 8,1-11

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Recita
Virginia Amadei

Musica di sottofondo
Arrangiamento di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
Come non fermarsi oggi sulla risposta di Gesù agli scribi e ai farisei? Ma non per commentare la frase di sapienziale memoria, quella che mette a tacere ogni vociare e sentenza di morte verso la peccatrice adultera. No, non mi soffermerò sul chi è senza peccato scagli la prima pietra, quanto invece sulla primissima risposta di Gesù, quella comunicata dal suo linguaggio non verbale, dalla sua postura. Racconta il Vangelo che alla domanda degli scribi e farisei: tu che ne dici? Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra…
Interessante: Gesù si china, scrive a terra poi si alza, parla, sentenzia e poi di nuovo si china e scrive a terra.
Questo chinarsi apre e chiude la sua arringa di avvocato improvvisato. Il linguaggio non verbale è più del parlato. E non è indizio di poco conto.
Gesù si chinò. Perché Gesù si china? Strano questo, non pensate? Non si era mai visto nei Vangeli che Gesù si chinasse per poi rialzarsi in situazione di un contenzioso verbale.
Si potrebbe giustificare il chinarsi con il fatto che doveva scrivere, ma proverei ad inquadrare la questione in un altro modo. Immaginiamo la scena. In quello scenario di gente, fra passanti e giustizieri chi era l’unica persona a terra? L’adultera, la donna che di lì a breve sarebbe stata lapidata. È così Gesù sceglie di mettersi a terra con lei. Si mette al suo livello, alla sua bassezza. Condivide la postura della condannata, e da un segno in controtendenza a quella donna. Ci sono, sono con te, sono come te. Stare in piedi significava stare dalla parte dei giudici, di chi si sente sopra, meglio, migliore. Stare chinato significa stare dalla parte del giudicato, del peccatore, del condannato. Si io credo che Gesù si sia chinato per liberarla dall’angoscia di morire da sola senza avere nessuno a fianco da poter condividere la paura mortale. Era stata colta in fragrante adulterio. Ma dov’era l’uomo con cui aveva condiviso l’adulterio? Anche lui doveva essere punito secondo la legge. Chissà magari di lui si era invaghita, fidata, confidata. Eppure non c'era, non era lì con lei. In tempi fortemente maschilisti chi pagava era solo la donna, tradita fino all'ultimo. Lei trascinata davanti al tempio, al tempio di Dio ed umiliata davanti a tutti era sola, senza l’aiuto del Dio della legge e neppure la pietà degli uomini.
Ma no uno è arrivato carissima sorella. E’ Gesù. Lui è li vicino a te. Non temere.

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