
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 1,40-45
Testo del Vangelo
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Recita
Simona Mulazzani
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Meditazione
Ecco l’incontro di Gesù con il malato di lebbra. Il lebbroso nella Bibbia è il malato per antonomasia. Questa malattia terribile colpisce i principi vitali e relazionali dell’uomo: la relazione con il corpo, per lo strazio e il dolore della carne lacerata, la relazione con gli altri per l’impossibilità ad accostarsi, pena il contagio, la relazione con se stessi, per l’isolamento psicologico a cui si è costretti, la relazione con la religione, perché il lebbroso è ritenuto un maledetto da Dio. Guardando il lebbroso del Vangelo non possiamo non identificarlo con l’orante del Salmo 38 che così prega:”Putride e fetide sono le mie piaghe a causa della mia stoltezza, sono curvo e accasciato, triste mi aggiro tutto il giorno. Sono torturati i miei fianchi, in me non c’è nulla di sano.”
Ma alla fine c’è sempre una linea di luce, c’è sempre nel credente l’idea che Dio non ti abbandona. Così cita il Salmo 6:”Il Signore ascolta la mia supplica, il Signore accoglie la mia preghiera”. Ed è su questa linea di luce, che non appartiene a nessuna delle relazioni di cui sopra, o meglio le supera tutte, che entra la grazia di Dio, non il Dio dei precetti e della teologia ma il Dio di Gesù Cristo che si china sul dolore degli uomini e tocca le loro ferite, sanandole alla radice. L’incontro tra il lebbroso e Gesù è in definitiva l’incontro tra l’orante dei salmi e il Dio della sua vita, tra l’uomo mendicante di Amore e Dio fonte di ogni Amore, tra l’umanità ferita e il Medico celeste.
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