Luca 13,31-35: "La forza del Bene...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 13, 31-35

Testo del Vangelo
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Il brano audio è tratto dal film "Alla luce del sole" (2005) di Roberto Faenza.

Meditazione
Gesù è invitato a partire, a lasciare la città. Parti e vattene via di qui. Ditemi se non è una intimidazione vera e propria quella rivolta a Gesù con tanto di minaccia di morte. Erode ti vuole uccidere. Ma perché Gesù è così osteggiato dai capi del tempo? Certamente perché rappresenta una minaccia all’ordine costituito. Erode Antipa, come il padre Erode il Grande, ha paura. Il padre ebbe paura della nascita di un bambino, di un nuovo re e fece una strage di bambini; il figlio con lo stesso nome, Erode, ha paura di perdere il controllo del territorio. Gesù non è un violento, non spadroneggia, non ha pretese da conquistatore. Eppure fa paura ai potenti. E’ la forza del bene che quando entra in azione mette in crisi il male. Non è stato così ad esempio anche per la mafia? La storia ci dice che le mafie cominciano ad alzare la testa quando non controllano più il territorio. Hanno più paura perché, nel momento in cui i semi buoni cominciano a sbocciare, possono perdere il predominio. Ecco perché uno come Totò Riina poteva decidere che un uomo come don Puglisi doveva essere ucciso. Vi lascio a conclusione, con queste parole di don Pino prese dal film della sua vita.

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