Luca 6,20-26: "Ricompensa...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 6,20-26

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

Recita
Daniela Santorsola

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
Ecco, inizierei dal ritornello che accompagna ogni beatitudine: il tema della ricompensa. Ogni beatitudine presenta questo medesimo schema: beati questi perché riceveranno quest’altro. Ecco già sento gli echi del buon Freud il quale considerava fragili e psicologicamente immature le persone che fanno qualcosa per una ricompensa. E fra queste categorie di dipendenza i peggiori ovviamente sono i cristiani che credono ad una ricompensa irrealizzabile nell'aldilà. Poi ci metteva la sua anche Marx il quale riteneva la religione un oppio dei popoli. Non solo uomini immaturi ma anche cristiani dopati.
E va beh.... quindi per questi signori essere uomini e donne maturi significa non andar dietro a ricompense. Devi essere capace di autosostenerti e non confidare in altro che in te stesso… Sentite questa canzone che mi è sempre piaciuta di John Lennon....

I just belive in me, credo solo in me concludeva così questa vecchia canzone di John Lennon dopo aver rinnegato Gesù Cristo e gli stessi Beatles. Ma non è il superuomo, quello di Nietzsche?
Io personalmente non credo ai superuomini, credo piuttosto ai santi. Credo ad una santa Teresina che come una bambina si affida a Dio. Con le sue fragilità, le sue paure ma con la fiducia dei bimbi che sanno che il loro babbo non li abbandona mai. Credo a san Francesco il quale a proposito delle ricompense diceva:”Ogni pena mi è diletta pensando al paradiso che mi aspetta”.
Io credo nella ricompensa di Dio, ma non solo in quella dell’al di là. Le ricompense non stanno semplicemente dietro o davanti le beatitudini, ma stanno dentro le beatitudini. Mi spiego meglio. Se leggo beati i puri di cuore perché vedranno Dio non dobbiamo pensare a tenerci puri per vedere un giorno Dio in paradiso. No la purezza del cuore è per vedere Dio oggi, per vederlo nel sole che sorge, nel volto di una mamma che ti serve da quando inizia il giorno, nella scuola che è già carità a distanza e nel lavoro che svolgi con fedeltà…insomma chi è puro vede Dio ovunque. Questo è il senso: accorgersi che quella ricompensa sta già dentro la beatitudine che vivi.

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