Giovanni 11, 19-27: "Marta...". (Commento di padre Silvano Fausti)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 11,19-27

Testo del Vangelo
In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Padre Silvano Fausti

Il file audio è tratto da www.gesuiti-villapizzone.it

Meditazione
Marta ascolta che Gesù viene e gli va incontro, va all’incontro con lui. Come vedremo in questo testo tutti si muovono:
- Gesù s’è mosso da oltre il Giordano a Betania;
- Marta esce dal villaggio dove c'è la morte,
- Maria uscirà dalla casa;
- i giudei erano usciti da Gerusalemme;
- Lazzaro uscirà dal sepolcro;
- Tutti escono.
La nostra vita di fatti è un’uscita, è un esodo, fino a quello ultimo. Qui si dice che ascoltò e gli va incontro: ecco, il principio della fede è questo ascoltare il Signore che viene e poi uscire per andargli incontro. Cioè la fede innanzi tutto è ascolto di una possibilità nuova e poi muovere i piedi e andare all’incontro per fare esperienza di questa realtà nuova.
Ecco, in questi versetti c’è il passaggio di Marta dall’attesa di un miracolo - la risurrezione di suo fratello - alla sua risurrezione che consisterà per Marta nel fatto di credere che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio che viene nel mondo. Tutto il Vangelo di Giovanni è scritto appunto perché crediamo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio e in lui abbiamo la vita eterna. Quindi in questo momento Marta ha la vita eterna, mentre è in vita, non solo dopo morta. Marta realizza pienamente quello che è l’obiettivo del Vangelo.
Quindi la vera resurrezione è quella di Marta, non quella di Lazzaro. Lazzaro deve ancora risorgere, perché è già morto la seconda volta e la sua rianimazione di cadavere è solo un segno esterno per procurare invece a Marta qualcosa di molto più profondo ed è ciò che appunto il Vangelo si propone di raggiungere anche con il lettore.
E Gesù le chiede: “Credi questo?”. In genere nel Vangelo si dice “credere in Dio, in Gesù”, non credere in queste cose, in queste parole; invece sono proprio queste le parole in cui credere: che Lui è risurrezione e vita, vivere in comunione con Lui è già vivere ora la vita di Dio. È già avere lo Spirito santo.
E Marta risponde: “Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che viene nel mondo”. A questo punto Marta è risorta, non ancora Lazzaro. La risurrezione è credere nel Signore, nel Cristo, nel Figlio di Dio che viene nel mondo a far che? Ad aprire i nostri sepolcri, a comunicarci la sua vita, a eliminare per sempre la morte perché ci dona una vita nell’amore e l’amore è eterno perché è Dio.

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