Matteo 10, 24-33: "Solo la fede vince la paura...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 10, 24-33

Testo del Vangelo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Recita
Francesca Cevoli

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
Il fatto che Dio conosca quanti capelli ho sulla testa mi ha sempre inquietato. Fin da piccolo mi son chiesto: ma come fa Dio a sapere quanti capelli ho in testa? E magari fantasticavo: e se vado dal barbiere allora lo frego. Dovrà ricontarli tutti daccapo o forse farà una semplice sottrazione tra quelli che avevo e quelli che mi sono tagliati? Tutti questi assurdi interrogativi pian piano li ho abbandonati ma adesso che son prete tremo quando i bambini del catechismo cominciano con tutte le loro domande a ruota libera su Dio. Per fortuna ancora nessuno mi ha fatto la domanda specifica dei capelli.
Forse con i bambini faticherei a trovare una risposta adeguata, perché la cosa è così assurda che non riuscirei a convincerli dello strapotere di Dio. Dovrei forse tentare la carta del senso che ci sta dietro, ma sono convinto che subito tornerebbero con una domanda specifica sul calcolo matematico dei capelli.
Invece spiegando il Vangelo ai grandi, comincerei col dire che il linguaggio che oggi usa Gesù è certamente paradossale. Gesù lo fa perché deve supportare il brano di Vangelo precedente, quello dell’andare come agnelli in mezzo ai lupi. La gente si è impaurita. Dove si trova il coraggio e la forza di sfidare la morte? Dove e quando si vince la paura? Si trova nella Provvidenza, dice Gesù. E con forza ribadisce: Dio è vostro Padre, si prende cura di voi, non c’è nulla che gli sfugge. Non vi abbandona. Dio conosce anche il numero dei vostri capelli, come potrete aver paura?Fidatevi! Ecco il linguaggio paradossale che viene a sostenere la tesi che il coraggio ci è dato dalla fiducia in Dio. In fondo cosa vince la paura? Solo la fede. Un breve racconto dice così: la paura bussò alla porta. La fede andò ad aprire. Non c’era nessuno!

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